Approvata a larga maggioranza una risoluzione presentata dalla relatrice Ria Oomen-Rujten

Europarlamento preoccupato per i giornalisti in Turchia

Ria Oomen-Rujten

Una manifestazione per la liberazione dei giornalisti turchi

BRUXELLES (Belgio) – “Siamo molto preoccupati per le libertà di stampa e di espressione” in Turchia. Questo l’allarme lanciato da Ria Oomen-Rujten, relatrice della risoluzione sulla Turchia approvata, oggi, “a larga maggioranza” dall’Europarlamento.
Gli eurodeputati, nel documento, sottolineano i lunghi periodi di detenzione dei reporter, prima dei processi. “I giornalisti – ha spiegato la relatrice – sono detenuti per un periodo di carcerazione preventiva troppo lunga, che diventa una vera e propria prigionia”.
La risoluzione chiede anche un nuovo slancio nelle relazioni fra l’Unione e Ankara, a patto che la Turchia prosegue nella strada delle riforme. “Noi vediamo riforme – ha detto Oomen-Rujten – ma non abbastanza velocemente”.
Il Parlamento europeo chiede, inoltre, che tutte le comunità religiose siano trattate allo stesso modo e la parità di genere, “tolleranza zero” nei confronti della violenza contro le donne e un ampio accesso all’istruzione.
Il Parlamento europeo esprime anche “rammarico” per l’intenzione di congelare le relazioni con la prossima presidenza cipriota dell’Unione europea, in caso di mancata soluzione della disputa nell’isola.
Sostenendo i negoziati condotti dall’Onu chiede, quindi, ad Ankara di cominciare a ritirare le sue truppe da Cipro. Gli eurodeputati sono favorevoli ad una road map per la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi, ma dopo la firma dell’accordo di riammissione.
Per la vicepresidente del Pe, Roberta Angelilli (Pdl), da parte di Ankara c’è un “approccio contraddittorio: da una parte vuole aderire all’Unione europea dall’altra continua a mantenere forze militari sul territorio di Cipro.
Soprattutto – per Angelilli – non sono ammissibili le minacce di congelare le relazioni con la Presidenza dell’Unione europea a giugno, quando la presidenza di turno spetterà alla Repubblica di Cipro”. (Ansamed).

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