Filippo Roma voleva intervistare Gabriella Carlucci, sindaco di Margherita di Savoia. Lei, furiosa, lo manda all’ospedale

Giornalista de “Le Iene” aggredito dalla Carlucci

Filippo Roma

Gabriella Carlucci

MARGHERITA DI SAVOIA (Barletta-Andria-Trani) – Voleva intervistare il sindaco, ma è finito al Pronto Soccorso – quello dell’ospedale di Cerignola – il giornalista de “Le Iene” Filippo Roma, meglio conosciuto dai fan del programma satirico di Italia Uno come “il Moralizzatore”. Vuoi che il sindaco in questione si chiama Gabriella Carlucci (già, l’ex deputato Pdl, passata poi all’Udc), vuoi che il servizio che “la iena” stava cercando di portare a termine riguardasse una causa di lavoro – non retribuito – di due ex collaboratori della stessa Carlucci, fatto è che Filippo Roma, arrivato ieri mattina al Comune di Margherita di Savoia, si è ritrovato senza intervista, ma con un gran mal di testa. Ed è finito dritto all’ospedale.
Una sequenza da film, quella raccontata dal Moralizzatore, che dice di aver atteso per ore davanti alla porta del sindaco Carlucci, prima di riuscire a vederla: la porta si apre, l’onorevole appare e cerca di sfuggire alle domande di Roma. Lui la insegue, da brava “iena”, la incalza chiedendole delucidazioni sulle accuse mosse dai due collaboratori (a quanto pare una donna, pagata in nero, e un uomo, che riferisce di un contratto di collaborazione coordinata, a Roma, “ma senza alcuna retribuzione”), Gabriella Carlucci, furiosa, “mi ha afferrato i capelli e me li ha tirati per 5 minuti – ha raccontato il giornalista al ‘Corriere dell’Ofanto’ – ed io ho sentito un dolore pazzesco. Dopo un po’ alcuni suoi collaboratori l’hanno convinta a lasciarmi andare”.
Non è finita qui: “Siamo usciti dal Comune, lei ci ha rivisto – sono le parole di Roma – . A quel punto ci ha nuovamente aggrediti, nonostante il servizio fosse finito. Voleva appropriarsi della cassetta e, insieme ai suoi collaboratori, ci ha inseguito. Nella corsa, poi, ci siamo ritrovati davanti alla caserma dei carabinieri e siamo entrati. Lei ci ha raggiunto e ha chiesto che le venisse consegnata la registrazione. Il maresciallo, a quel punto, dopo averci ascoltato, ha chiamato il magistrato, il quale, sentita la versione dei fatti, ha negato la consegna della cassetta. Alla fine siamo riusciti ad andare via sani e salvi”.
O quasi, se è vero che ieri il giornalista Mediaset è stato registrato all’ospedale di Cerignola.
Dal canto suo, il sindaco onorevole ha diramato una nota per raccontare la sua versione dei fatti: “Dalle domande rivolte al sindaco Carlucci, – si legge nel comunicato stampa del Comune di Margherita di Savoia – si è appreso che il mandante di questa ‘intervista’ risulta essere un ex collaboratore della deputata. Nello specifico, la persona in questione, tentando di spacciare un contratto di lavoro autonomo per regolare assunzione, ha richiesto, senza averne diritto, somme improponibili e non dovute, minacciando di far ricorso all’esposizione mediatica. E’ probabile che il mordente mediatico sia un servizio sui parlamentari che non mettono in regola i propri collaboratori; tuttavia, contrariamente a quanto affermato dagli intervistatori, l’on. Carlucci ha, presso la propria segreteria di Roma, due collaboratrici con regolare contratto registrato, che percepiscono contributi, risultando essere una dei pochi deputati ad aver messo in regola i propri assistenti. Mancando ogni azione giudiziaria, che la persona in questione sa essere infondata, viene a concretizzarsi la fattispecie della tentata estorsione per la quale si sta già procedendo a regolare denuncia presso l’autorità giudiziaria penale”.
Botta (vera) e risposta. Il seguito, sicuramente, nella prossima puntata de “Le Iene”.

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