L’Assostampa Emilia Romagna preoccupata dalla riforma del lavoro e dallo smantellamento dell’articolo 18

Si scrive “flessibilità in uscita”, si legge licenziamenti

Camillo Galba (Giunta Fnsi) e Serena Bersani (Aser)

BOLOGNA – L’Associazione della stampa Emilia-Romagna (Aser) segue con attenzione e preoccupazione gli sviluppi della situazione legata alla riforma del lavoro e lo smantellamento dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
Pur nella difficoltà di avere notizie certe, emerge chiaro che, ancora una volta, a pagare gli effetti della riforma saranno solo i lavoratori dipendenti che – è bene sottolinearlo – già oggi sono tra i peggio retribuiti in Europa.
Da una parte – rileva l’Aser – si maschera dietro lo slogan “flessibilità in uscita” la volontà di facilitare i licenziamenti individuali nel settore privato, dall’altra i tanto sbandierati interventi contro la giungla dei contratti per combattere il precariato e favorire le assunzioni a tempo indeterminato, faticano a vedere la luce.
Se davvero si vuole rilanciare il mercato del lavoro anziché monetizzare i licenziamenti per motivi economici, il governo dovrebbe studiare provvedimenti per facilitare le assunzioni rendendo meno oneroso il costo del lavoro per le imprese.
L’Aser infine esprime grande preoccupazione per il concreto rischio che le modifiche che cancellano i diritti legati all’articolo 18 mettano a repentaglio l’autonomia professionale dei giornalisti e la libertà di stampa.
Per questo l’Aser invita la Fnsi a mantenere alta la guardia e, qualora si rendesse necessario, a mettere in campo tutte le azioni per contrastare la cancellazione dei diritti dei lavoratori.

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