Due giornalisti indagati per tentata estorsione. Botta e risposta tra redazione e Associazione Stampa Romana

“L’Opinione di Viterbo”, c’è poco da esultare

Viviana Tartaglini

Paolo Gianlorenzo

ROMA – Chiamata in causa dalla redazione del quotidiano “L’Opinione di Viterbo e Alto Lazio”, in relazione alla vicenda giudiziaria che ha investito due suoi giornalisti, l’Associazione Stampa Romana “tiene a precisare che il suo ruolo è quello di sindacato, rispettoso e vigile delle regole, in difesa di tutti i colleghi che, mai come in un momento di così grave crisi per l’editoria, hanno bisogno di tutele e di salvaguardare il loro posto di lavoro. Motivo per cui, recentemente, l’Associazione ha dato vita alle sezioni locali di Viterbo e Latina”.
L’Asr afferma che “non può, invece, entrare nelle vicende personali dei suoi iscritti, mentre ha sempre sostenuto e difeso il ruolo e l’autonomia dei giornalisti per una libera e corretta informazione”.
“Vogliamo  ricordare ai colleghi dell’Opinione – afferma Stampa Romana – che l’Asr è già intervenuta con forza lo scorso anno a sostegno dei suoi iscritti che denunciavano (prima di esserne estromessi) condizioni di lavoro contrarie alle norme di legge e contrattuali all’interno di quella redazione. Allo stesso modo è e resterà disponibile a farsi carico delle richieste da parte di tutti i suoi iscritti di dirimere questioni sindacali a tutela dei loro interessi”.
L’Asr, infine, sottolinea  come “di fronte a una testata in cui direttore e amministratore sono indagati per tentata estorsione, non ci sia nulla da esultare e se mai esprime preoccupazione per il futuro dei giornalisti che vi lavorano”.
All’origine del botta e risposta tra giornale e Asr l’indagine della Procura della Repubblica di Viterbo per l’ipotesi di tentata estorsione di due giornalisti de “L’Opinione di Viterbo e Alto Lazio”, il direttore Paolo Gianlorenzo e la presidente della cooperativa, Viviana Tartaglini.
Indagini che trarrebbero origine da una denuncia su vicende amministrative legate alla cooperativa del giornale.
A chiamare in causa l’Associazione Stampa Romana è stato il corpo redazionale de “L’Opinione di Viterbo e Alto Lazio”, che ha espresso  “la massima solidarietà nei confronti del direttore responsabile Paolo Gianlorenzo e della presidente della Cooperativa Editoriale Giornalisti e Poligrafici, Viviana Tartaglini, indicati come presunti autori di una tentata estorsione nei confronti di Francesco Battistoni (consigliere regionale del Pdl ed ex assessore), Piero Camilli (sindaco di Grotte di Castro e presidente del consiglio provinciale, anch’esso del Pdl) ed altri soggetti.
“Credevamo di essere un giornale, non una associazione a delinquere”, uno dei commenti rilasciati da giornalisti che lavorano da anni al fianco di Gianlorenzo subito dopo la perquisizione avvenuta in redazione martedì scorso.
“Siamo però convinti – è scritto in una nota della redazione – che la giustizia farà il suo corso e renderà merito ai due giornalisti. Allo stesso tempo non possiamo che esprimere rammarico per il gioco al massacro, vigliaccamente eseguito, di ex colleghi con i quali abbiamo condiviso momenti difficili, ma che ad un certo punto hanno deciso di abbandonare la barca, per motivi personali e poco riferibili all’attività redazionale, e che adesso cercano un’insensata vendetta ispirando processi di cui nessuno sentiva la necessità (anche se qualcuno avrà esultato)”.
“Molti attestati di solidarietà – concludeva la nota – sono giunti al direttore e alla presidente della Cooperativa. Chissà se anche l’Associazione Stampa Romana, sempre pronta a difendere i suoi tesserati, prenderà una posizione chiara ed inequivocabile”.

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