L’Agenzia parte civile nel processo Mediatrade: 7 milioni da pagare. Tra gli imputati Piersilvio Berlusconi e Confalonieri

Frode fiscale: l’Agenzia delle Entrate contro Mediaset e Rti

Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri

MILANO – I giudici della seconda sezione del Tribunale di Milano hanno ammesso l’Agenzia delle Entrate come parte civile nel processo Mediatrade anche contro Mediaset e Rti oltre che contro gli imputati di frode fiscale tra i quali ci sono Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset e Fedele Confalonieri, presidente della società.
Mediaset e Rti erano intervenute nel processo volontariamente come responsabili civili. I legali delle due società si erano opposti alla costituzione dell’Agenzia delle entrate “per carenza di requisiti”.
I giudici hanno rigettato l’opposizione. “L’Agenzia delle Entrate è legittimata a chiedere il risarcimento dei danni anche ai responsabili civili Mediaset e Rti” hanno deciso i giudici del Tribunale di Milano.
Le due società avrebbero indicato nel bilancio fiscale di Mediaset valori inferiori al reale nelle dichiarazioni dei redditi tra il 2005 e il 2008, quasi 10 milioni di euro nel 2005, oltre 7 milioni nel 2006, quasi 5 milioni nel 2007, 2 milioni e mezzo nel 2008
Secondo l’accusa ci sarebbero imposte da pagare per oltre 7 milioni di euro. Il processo adesso prosegue con le eccezioni preliminari. Secondo le difese c’è un problema di competenza territoriale. Il fascicolo andrebbe trasferito a Roma perchè l’asserita frode fiscale sarebbe da contestare alla controllata Rti e non alla controllante Mediaset. (TmNews)

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