
Jean-Pierre Perrin, inviato di Liberation
PARIGI (Francia) – Il regime siriano ha dato ordine di eliminare i giornalisti presenti in Siria. Di ritorno da Homs, dove aveva trascorso diversi giorni al fianco del fotografo francese ucciso ieri, l’inviato speciale di “Liberation” Jean-Pierre Perrin racconta di una città “prostrata dai bombardamenti”, assediata dai fili spinati, dove i cecchini sparano contro ogni cosa in movimento.
Una città dove non c’è più nulla da mangiare e dove i feriti non possono essere evacuati.
Ma, soprattutto, “l’esercito siriano ha dato indicazioni affinché vengano uccisi tutti i giornalisti che mettono piede sul suolosiriano”, ha raccontatno l’inviato: “Se il centro stampa è stato distrutto, non avremo più alcuna informazione da Homs”.
Jean-Pierr Perrin aveva lavorato per diversi giorni al fianco del fotografo Remi Ochlik, ucciso ieri dai bombardamenti assieme alla giornalista americana del “Sunday Times”, Marie Colvin: “Ci avevano consigliato di lasciare la città il più rapidamente possibile, dicendoci: ‘Se vi trovano vi uccidono tutti’. Quindi io sono andato via assieme alla giornalista del ‘Sunday Times’, ma lei dopo ha voluto tornare indietro, quando ha visto che l’offensiva non c’era stata”. (TMNews)