KHOST (Afghanistan) – Un giornalista afghano è stato ritrovato decapitato nella provincia di Paktika, nel sud-est dell’Afghanistan, una zona dove si nascondo i talebani. Lo ha reso noto la polizia che, per il momento, ignora le cause dell’omicidio.
Il cadavere di Samid Khan Bahadarzai, 25 anni, che lavorava per una radio della sua città natale, Urgun, è stato ritrovato non lontano dalla sua abitazione.
“Stiamo indagando per scoprire chi c’è dietro questa brutale decapitazione”, ha dichiarato all’Afp il capo della polizia provinciale, Dawlat Khan Zadran, precisando che il giornalista è stato ucciso dopo aver ricevuto una telefonata da qualcuno che lo aveva invitato ad uscire fuori dalla propria abitazione.
I giornalisti, in passato, sono stati presi di mira dai ribelli talebani, ma un loro portavoce ha detto alla agenzia di stampa Afghan Islamic Press che, in questo caso, non è responsabile della morte di Bahadarzai.
“Mujahideen non uccide mai i giornalisti” ha, infatti, detto Zabiullah Mujahid aggiungendo che “i talebani sono in grado di risolvere le questioni con i giornalisti parlando direttamente con loro”.
Nel 2007, il giornalista e interprete afgano Ajmal Naqshbandi è stato decapitato dopo la liberazione, da parte dei talebani, del giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo. (Afp)