Così il segretario dell’Usigrai all’indomani delle nomine del cda. Totale sostegno della Fnsi

Rai: “Il problema non è nei nomi, ma sul metodo”

Il segretario dell’Usigrai Carlo Verna

ROMA – Il cda ha autocertificato la fine di una negativa esperienza. Il voto 5 a 4 è il capolinea di ogni tentativo di trovare soluzioni condivise nell’interesse dell’azienda e non dei partiti di riferimento dei consiglieri.
Il problema non è nei nomi, ma nel metodo, a tutto tondo emerge una Rai sotto lo scacco dei partiti che costituivano la maggioranza dell’ex governo, iconograficamente s’impone il volto del consigliere Verro,che nello stesso tempo rinuncia a fare il deputato, evidentemente perchè è più fruttuoso dal punto di vista politico occuparsi di Rai, mentre il Presidente di garanzia è senza possibilità effettiva di offrire qualsivoglia garanzia.
E’ ancor più chiaro che senza il cambio della legge sulla governance la Rai muore e chi non interviene determina con l’omissione l’assassinio del servizio pubblico radiotelevisivo, ma siamo certi che Monti manterrà fede a quanto ha anticipato.
Per quanto riguarda l’Usigrai, fino al cambio di vertice nessun tavolo più per la riforma dell’offerta informativa dall’estero o per la creazione della testata unica che dovrebbe nascere dalla fusione tra Rainews e Televideo. Quando e se su questi temi saremo, come da obbligo contrattuale, convocati, ci presenteremo consegnando l’avvio della procedura di sciopero.
E’ totale il sostegno della Federazione della Stampa: chi ha voluto decidere a maggioranza, spaccando il vertice su due nomine di grande rilievo, ha inflitto alla credibilità della Rai un colpo che rischia di essere letale. Il cosiddetto servizio pubblico, anziché chiudere la stagione delle censure e delle espulsioni, prosegue con altri mezzi in una condotta di evidente asservimento a decisioni politiche pattuite all’esterno dell’azienda.
E’ responsabilità di questi dirigenti irresponsabili se sempre più diffuso nel Paese è il dubbio sulla coincidenza tra servizio pubblico e Rai.
La Fnsi, in totale sostegno alle posizioni dell’Usigrai, rinnova per parte sua l’appello al Presidente del Consiglio perché, nei tempi più brevi, proponga al Parlamento una radicale riforma dei criteri di nomina del vertice Rai, che stronchi ogni sudditanza ai governi, ai partiti, ai gruppi di potere più o meno occulto.
Il sindacato dei giornalisti ringrazia, inoltre, il consigliere Rizzo Nervo per la nettezza con cui ha voluto dissociarsi da questa smaccata operazione lottizzatoria.

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