Magistratura e televisione sospettano la volontaria responsabilità del regime. Che accusa l’opposizione

Giornalista ucciso in Siria: la Francia apre un’inchiesta

Il reporter francese ucciso ad Homs, Gilles Jacquier

PARIGI – La magistratura francese ha aperto un’inchiesta preliminare per omicidio sulla morte del giornalista Gilles Jacquier, il reporter (43 anni)  di “France 2” ucciso due giorni fa in un attacco a colpi di mortaio ad Homs, in cui sono morti anche sette siriani. La salma di Jacquier, che faceva parte di un gruppo di giornalisti stranieri invitati dal governo siriano, è stata rimpatriata ieri in Francia.
Il governo di Damasco accusa dell’attacco gli oppositori, ma il governo francese, che ha chiesto alle autorità siriane di indagare sulla morte di Jacquier, sospetta che vi sia una volontaria responsabilità del regime.
Anche i vertici della televisione francese hanno chiesto un’indagine che faccia piena luce sulla morte del giornalista e il direttore delle news di “France 2”, Thierry Thuillier, ha parlato di diversi elementi “inquietanti” nella dinamica dell’attacco.
“Per esempio – ha detto – perché, visto che il convoglio dei giornalisti era scortato militarmente, i soldati sono scomparsi all’improvviso quando è inziato l’attacco?”.
Secondo quanto riporta “Le Figaro”, citando fonti dell’entourage del presidente Nicolas Sarkozy, il governo francese “protende per la tesi della manipolazione”.
Anche senza avere le prove di una responsabilità del regime, come del resto non vi sono prove di quella dell’opposizione, la fonte del quotidiano francese sottolinea come la morte di Jacquier “fa il gioco dei tentativi del regime di scoraggiare i giornalisti stranieri e demonizzare la rivolta”. (Adnkronos)

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