
Giancarlo Tartaglia

Elsa Fornero
ROMA – Oggi è una giornata di memoria viva per il movimento dei lavoratori italiani e in particolare per i giornalisti. Ricorrono, infatti, 100 anni dalla stipula del primo contratto collettivo nazionale di categoria sottoscritto in Italia. Il 17 dicembre del 1911, l’on. Salvatore Barzilai, nella sua qualità di presidente della Federazione Nazionale della Stampa, e l’on. Olindo Malagodi, presidente dell’Unione Italiana degli Editori, firmavano a Roma nella sede federale di Palazzo Wedekind, la convenzione d’opera giornalistica, che stabiliva le prime norme di regolamentazione del rapporto di lavoro tra giornalisti ed editori.
Il centenario del primo contratto collettivo nazionale cade in un momento nel quale, in nome di un’invocata flessibilità del lavoro e dei contratti viene messo in discussione il valore stesso della contrattazione collettiva come strumento di garanzie minime, sia economiche che normative, per i lavoratori della medesima categoria. Il suo valore è più che mai attuale e moderno.
Per ricordare l’anniversario centenario del contratto, ma anche per riflettere sul presente e sul futuro dei contratti di lavoro, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha organizzato per martedì 20 dicembre, nella sede federale a Roma, in Corso Vittorio Emanuele II, un incontro-convegno al quale parteciperanno il ministro del Lavoro, prof. Elsa Fornero, il sottosegretario alla presidenza del consiglio per l’editoria, prof. Carlo Malinconico, il neo-presidente della Fieg, Giulio Anselmi, il presidente della Fnsi, Roberto Natale, i rappresentanti della Cgil, della Cisl, della Uil e dell’Ugl, il sen. Franco Marini, presidente emerito del Senato, che nella sua qualità di ministro del Lavoro seguì una delle rinnovazioni più difficili del contratto dei giornalisti negli ultimi vent’anni.
I lavori, che avranno inizio alle ore 10,30, saranno aperti dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, e da una ricostruzione storica del direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia.