
Luz Marina Paz Villalobos
TEGUCIGALPA (Honduras) – La giornalista radiofonica Luz Marina Paz Villalobos, 38 anni, è stata assassinata ieri insieme a un uomo che si trovava accanto a lei in un’auto, mentre percorreva una via del centro di Tegucigalpa. A renderlo noto fonti della polizia, precisando che, a sparare a raffica contro la giornalista e, pare, il cugino, sono stati due uomini che hanno avvicinato il veicolo a bordo di una moto.
Salgono così a 17 i giornalisti honduregni assassinati dall’inizio del 2010 ad oggi, 24 dal 2007, secondo i dati della Commissione nazionale per i diritti umani dell’Honduras.
L’assassinio di Luz Marina Paz, dipendente della “Cadena Hondureña de Noticias”, è avvenuta, tra l’altro, all’indomani di un attentato contro il quotidiano “La Tribuna”, in cui degli sconosciuti hanno sparito contro la sede del giornale, ferendo una guardia.
D’altra parte, ieri, il governo ha disposto lo stato d’emergenza nazionale per 90 giorni, proprio per far fronte alla gravissima situazione della sicurezza pubblica.
La misura è stata decisa dopo che il Parlamento ha approvato un decreto che consente ai militari di affiancare la polizia nelle operazioni contro la malavita comune e le bande di narcotrafficanti.
Grave condanna è stata espressa da “Colegio de Periodistas de Honduras” (CPH), ovvero l’Associazione dei giornalisti dell’Honduras: “L’omicidio della collega non può restare impunito – ha dichiarato il presidente, Juan Ramon Mairena, – come è accaduto per gli altri 16 giornalisti morti assassinati dal 2010 ad oggi”.