Allarme del commissario europeo per i diritti umani, Thomas Hammarberg, contro il monopolio informativo

“Il servizio pubblico rafforza la libertà di stampa”

Thomas Hammarberg

ROMA – “Per lo sviluppo di società informate al cui interno possano essere ascoltate tutte le voci è necessario il pluralismo dei media. In diversi paesi europei non esiste invece un’autentica libertà di stampa e c’è poco spazio per il pluralismo”. A lanciare l’allarme nel suo ultimo “Human Rights Comment” pubblicato oggi è Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.
Due, secondo il commissario, le “principali minacce” per la libertà di stampa in Europa. Anzitutto il “tentativo delle autorità statali di dominare il mercato dei media”; quindi “la tendenza alla commercializzazione e al monopolio”. Entrambi “minano la libertà di espressione e costituiscono buoni motivi per rafforzare i media del servizio pubblico”.
“Ho notato – prosegue Hammarberg – che i paesi in cui i media del servizio pubblico sono forti e indipendenti si distinguono spesso per un giornalismo etico di qualità. Essendo indipendenti – anche dagli inserzionisti – possono incoraggiare un buon giornalismo investigativo”.
Per il commissario occorre “contrastare sistematicamente ogni tendenza al monopolio dell’informazione”, e incoraggiare studi approfonditi e un “dibattito” su “mandato, organizzazione, finanziamento e responsabilità” dei media del servizio pubblico nell’Europa di oggi, e sulle misure da adottare affinché “il potenziale dei social network sia pienamente sfruttato a servizio della popolazione”. (Sir)

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