Cerimonia in memoria della giornalista di Lavello morta nel 2008. Tra i vincitori la calabrese Dominella Trunfio

Consegnati a Potenza i “Premi Alessandra Bisceglia”

Alessandra Bisceglia

POTENZA – E’ stato il Teatro Stabile di Potenza a far da cornice, ieri pomeriggio, alla cerimonia di consegna del Premio giornalistico nazionale “Alessandra Bisceglia” per la comunicazione sociale.
Alla sua prima edizione nel 2011, il Premio è promosso dall’Ordine dei giornalisti della Basilicata, con il patrocinio dell’Ordine nazionale e in collaborazione con l’Università Lumsa e la Fondazione Wale.
Un riconoscimento importante, intitolato ad Alessandra Bisceglia, giornalista di Lavello, nel potentino, morta nel 2008 all’età di 28 anni: fin dalla nascita era affetta da una rara malformazione vascolare, che l’ha costretta a muoversi su una sedia a rotelle.
“L’handicap – spiega, in una nota, l’Ordine dei giornalisti della Basilicata – non le ha impedito di laurearsi in Scienze della Comunicazione alla Lumsa di Roma e di lavorare come giornalista ed autrice in molti programmi della Rai”.
I vincitori del Premio “Bisceglia”, suddiviso in cinque sezioni, sono Monia Nicoletti-Giulia Sonnino (sezione radio-televisiva); Generoso D’Agnese (agenzie di stampa e quotidiani), Rossana Campisi (periodici); Lucrezia Argentiero e Isa Grassano (web); Dominella Trunfio (sezione speciale per il Master di giornalismo della Lumsa).
Menzioni speciali sono state, inoltre, assegnate a Ornella Bellucci e Alessio Lasta (sezione radio-televesiva); Vincenzo De Lorenzo (agenzie di stampa e quotidiani), Mariagrazia Zaccagnino (periodici); Francesco Carbone-Antonio jr Ruggiero (web); Antonella Andriuolo-Emanuela Pendola (sezione speciale per il Master di giornalismo della Lumsa).
Tra i nomi dei vincitori, dunque, c’è anche la giovane giornalista calabrese Dominella Trunfio, di Reggio Calabria, premiata per la storia di un altro reggino, un atleta disabile che ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Atene del giugno scorso, una persona che “nonostante tutto” ce l’ha fatta.

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