
Antonello Piroso
ROMA – “Renzo Arbore ha dimostrato già 35 anni fa che ‘l’altrà domenica’, rispetto alla ‘domenica inps’, era possibile. Io molto più modestamente mi accontento di proporre ‘un’altrà domenic”. Lo ha detto Antonello Piroso, prima del debutto, oggi pomeriggio, di “Ma anche no”, il suo nuovo programma su La7 promosso con uno slogan che, scherza il conduttore, vuole togliere argomenti ai critici tv: “Guardare Piroso la domenica pomeriggio? Ma anche no, per l’appunto”.
Il modello – aggiunge il giornalista – è una tv “né berlusconiana né antiberlusconiana ma a-berlusconiana, cioé che prescinde dalla contrapposizione intorno alla figura del Cavaliere. Perché, venuto meno lui, su cosa ci si sarebbe accapigliati?”.
“La domenica è ricca di offerte e c’é il calcio – spiega Piroso – ma credo ci sia posto per una trasmissione che si rivolge a una platea forse ‘orfana’ di un approccio meno enfatico e più ragionato alle storie e alle persone, dove ‘ragionato’ va inteso come documentato e strutturato in modo brillante, e non come palloso – aggiunge Piroso – I talk show basati sullo scontro tra opposte tifoserie hanno fatto il loro tempo”.
A dargli manforte nell’interloquire con gli ospiti quattro giornalisti: Miriam Mafai di Repubblica, Barbara Romano di Libero, Fabrizio Roncone del Corriere della Sera e Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano.
“Gli esami, come è noto, non finiscono mai – dice inoltre Piroso -, quindi prendo questo appuntamento come una sfida con me stesso per vedere se riesco a piantare un seme nella programmazione dell’emittente. Del resto, la stessa cosa feci quando debuttai con Omnibus: dimostrare che c’era un’alternativa ai soliti contenitori mattutini”.
Ospiti della prima puntata il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, l’attore Giorgio Tirabassi, il cantante Morgan, l’attore Alessandro Siani, il regista Giovanni Veronesi, e una pattuglia di adolescenti per la rubrica “I bambini li guardano”.
Non mancherà l’interazione con la rete e i social network, i cui frequentatori sono chiamati a esprimere il loro “ma anche no” su temi e personaggi. (Ansa)