
Rosanna Fella, una delle giornaliste di “Ladies Pro”
PERUGIA – E’ la carica rosa che attraversa la Lega Pro, sono le undici addette stampa tra i 77 club dell’ex serie C che, a dispetto dei luoghi comuni rivolti da sempre all’altra metà del cielo, stavolta fanno squadra.
Si chiamerà “Ladies Pro” il team formato dalle giornaliste, tutte under 40, che avrà a disposizione anche la dodicesima donna in campo, Gaia Simonetti, che cura la comunicazione della Lega guidata da Mario Macalli: il fischio d’inizio è atteso per l’inizio del nuovo anno, le ragazze si alleneranno al centro tecnico di Coverciano, e le gare saranno a scopo benefico.
“Dopo aver scritto tanto degli uomini del pallone abbiamo deciso di scendere in campo – spiega Simonetti, dieci anni fa addetta stampa della Fiorentina, con un marito che non ama il pallone, e la domenica sbuffa – Rappresentiamo tutta l’Italia, qualcuna ha gia’ giocato a pallone, tutte si dividono tra campi, libri e famiglia”.
In formazione (ancora da definire i ruoli) Rossella Sambuca (Arzanese), Iris Travaglione (Benevento), Letizia Lavorini (Borgo a Buggiano), Chiara Balloni (Gavorrano), Barbara Locatelli (Pergicrema), Rosanna Fella (Perugia), Laura Casetta (San Marino), Elisa Di Padova (Savona), Veronica Tramontana (Siracusa), Elena Francesconi (Viareggio), Vanessa Paola (Vigor Lamezia).
“Ero una giovane e promettente punta della squadra di calcio femminile al Liceo scientifico di Follonica – racconta Balloni, addetta stampa del Gavorrano, nonche’ speaker la domenica alle partite – benche’ segnassi molto nei tornei venivo sostituita al 46′ per i troppi fuorigioco commessi. Il fidanzato? Preferisce le moto…”.
“Il calcio è stato tutta colpa di papà, interista sfegatato mi portava sempre allo stadio – sorride Lavorini – la prima partita l’ho vista a 5 anni e non mi sono più fermata. Lo stadio era il nostro cinema, la domenica un giorno speciale. Con il mio compagno Federico la passione continua: io a seguire il mio Borgo e lui la Juve, unico motivo di scontro per noi”.
Il dna ha veicolato la passione anche in Rossella Sambuca: “Con un padre calciatore prima e allenatore poi non poteva essere diversamente – dice l’addetta stampa dell’Arzanese – questo club ora è una vera famiglia”.
“Non è stato facile far digerire alla famiglia le trasferte – dice Locatelli, mamma di Gaia e Josapaht – ma ora i momenti che condividiamo con il Pergocrema ci sembrano parentesi familiari”.
Laura Casetta qualche tiro al pallone lo ha già dato, e la sua avventura al San Marino è cominciata oltre dieci anni fa.
Veronica Tramontana, si è innamorata del calcio nel ‘90: “Aspettavo alla finestra Totò Schillaci che mi portasse la sua maglia dei mondiali – racconta l’addetta stampa del Siracusa – Il calcio? Metafora della vita, in cui devi saper fare tutti i ruoli senza mai dimenticare il tuo”.
E poi c’è a chi, come Elena del Viareggio, il calcio ha fatto da Cupido: “Così ho trovato il mio fidanzato, David, allenatore del Venezia”.
Vanessa Paola non ha mai avuto dubbi: “Meglio il pallone delle bambole”. E adesso è arrivato anche il momento di indossare gli scarpini: è tutto pronto per le donne della domenica. Le quote rosa qui non sono in fuorigioco. (Ansa)