FIRENZE – “E’ grave e sconcertante che sia definita uno «spreco» l’attività di informazione curata da giornalisti per conto delle Aziende sanitarie. Si tratta, al contrario, di un servizio a beneficio di tutti i cittadini, per cui è un diritto e una esigenza insopprimibile essere informati su tutto ciò che le Aziende fanno a tutela della loro salute: un servizio che non può che essere svolto da giornalisti professionalmente riconosciuti che semmai, in Toscana, non hanno ancora raggiunto i necessari riconoscimenti contrattuali”.
Questo quanto l’Associazione Stampa Toscana, sindacato unitario dei giornalisti toscani, insieme al Gruppo (gruppo di specializzazione dei Giornalisti uffici stampa), intende sottolineare con forza in relazione alla presa di posizione del consigliere regionale Gian Luca Lazzeri che ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale sul rinnovo di un “contratto d’opera per prestazioni giornalistiche” all’Asl 3 di Pistoia, alla luce delle gravi difficoltà di bilancio.
Il sindacato dei giornalisti, ovviamente, è consapevole delle difficoltà di bilancio delle Asl toscane, ma respinge ogni tentativo di classificare come uno spreco o un’attività da tagliare l’informazione delle Aziende sanitarie: gli sprechi, se ci sono, stanno sicuramente altrove, non in un diritto-dovere che, tra l’altro, può comportare un significativo miglioramento nella prevenzione sanitaria e nell’uso dei servizi sanitari.
In tutto questo, casomai, l’unica vistosa anomalia sta nel rinnovo di un contratto di collaborazione ripetuto dal 1998, senza che in 13 anni di lavoro si sia riusciti a concludere un percorso di stabilizzazione del collega. Collega per il quale, mentre manifesta tutta la sua solidarietà, l’Associazione Stampa Toscana chiede che venga riconosciuto il giusto inquadramento, anche alla luce del lavoro che il sindacato sta portando avanti in questi mesi con la Regione Toscana per dare un assetto soddisfacente a tutta l’informazione del sistema sanitario.
Il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, nel replicare all’Assostampa Toscana, afferma che “l’intervento sull’Asl 3 di Pistoia e sul direttore generale Alessandro Scarafuggi non riguarda una valutazione sull’importanza o meno dell’informazione. La mia storia, le mie prese di posizione recenti e la mia attività in Ufficio di Presidenza per dare dignità, per esempio, alla figura degli addetti stampa dei gruppi consiliari sono prove concrete del mio impegno in difesa dell’informazione”.
Lazzeri, rispondendo alla nota inviata dall’Associazione Stampa Toscana sull’assunzione di un giornalista da parte dell’Asl 3 senza concorso pubblico, ritiene che “il problema di Pistoia è un altro. Una Asl ha già un suo ufficio stampa. Prendere personale esterno presuppone che l’ufficio stampa non funzioni. E’ vero? Quando un ente pubblico conferisce un incarico, in questo caso consecutivo da 13 anni, serve una procedura pubblica. Non basta la fiducia del direttore generale perché questo giornalista non è al servizio del direttore generale, bensì di un ente pubblico”.
“I soggetti politici – ricorda Lazzeri – hanno riferimenti fiduciari, mentre gli apicali della pubblica amministrazione hanno dei bravi e solerti collaboratori che fanno l’interesse dell’ente pubblico perché il committente non è il direttore generale, ma l’ente Regione Toscana, ossia tutti i cittadini. Come si fa il concorso per gli infermieri e i medici, così bisogna farlo per gli addetti stampa dell’Asl. Il tutto con la massima trasparenza – conclude – e con l’opportunità aperta a tutti”.