PERUGIA – La Cgil dell’Umbria condivide le preoccupazioni dei giornalisti della Tgr per le politiche messe in atto dalla direzione generale della Rai che rischiano, come denunciano i giornalisti umbri, “di disperdere e impoverire il patrimonio di funzioni e competenze del servizio pubblico radiotelevisivo, oggi seriamente minacciato anche dal rischio di eliminazione della terza edizione serale del Tg, da iniziative editoriali estemporanee e dispersive, da carenza e obsolescenza dei mezzi tecnici e dai vuoti di organico”.
“In un momento estremamente delicato per il Paese, le politiche di gestione del servizio pubblico radiotelevisivo – sottolinea la Cgil umbra – si rivelano di giorno in giorno più dannose. Perdita di pluralismo, abbassamento della qualità dell’offerta, asservimento di pezzi importanti dell’informazione agli interessi del Governo o peggio della concorrenza privata e ora, anche il tentativo di indebolire l’informazione pubblica regionale e locale, che svolge invece un servizio fondamentale, ad esempio nel raccontare le tante vertenze e le battaglie delle lavoratrici e dei lavoratori della nostra regione.
Tutto questo è inaccettabile e la Cgil dell’Umbria è pronta a fare la sua parte, insieme agli altri soggetti sindacali e istituzionali, per respingere questo attacco al servizio pubblico”.
D’altronde, già da tempo, la Cgil è impegnata, insieme alla Fnsi, in una battaglia in difesa del pluralismo dell’informazione e contro i conflitti d’interesse che ne minano, alla base, il funzionamento.
“Per queste ragioni siamo al fianco dei giornalisti Rai dell’Umbria e diamo la nostra massima disponibilità a partecipare alle iniziative di protesta e di confronto che si intenderanno promuovere nella nostra regione”. E’ quanto si legge in una nota di Mario Bravi, Segretario generale Cgil Umbria. (Agenparl)
I sindacati uniti per difendere il pluralismo dell’informazione “seriamente minacciato da politiche ogni giorno più dannose”