
Paolo Butturini
ROMA – La Giunta dell’Associazione Stampa Romana aderisce alla assemblea nazionale del mondo editoriale e dell’emittenza cooperativa e no profit di oggi, mercoledi 28 settembre, presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati (dalle ore 10.30 alle ore 14).
Promossa da Fnsi, Comitato nazionale per la libertà di Informazione, Mediacoop e articolo 21, l’iniziativa si propone di fare il punto su un settore sempre più a rischio per i tagli al fondo per l’editoria succedutisi in questi anni.
La Giunta della Asr denuncia il progressivo impoverimento dei contributi pubblici senza che a questo sia corrisposto un effettivo controllo e l’esclusione di tutte quelle testate o iniziative editoriali fasulle, inesistenti sul territorio e nate al solo scopo di drenare risorse pubbliche.
La vicenda de “l’Avanti” del faccendiere-editore Valter Lavitola è, in questo senso, paradigmatica.
La Giunta dell’Asr ritiene che il nuovo regolamento, che pur rappresenta un passo avanti nel senso della trasparenza, sia insufficiente a garantire la battaglia contro i “falsi editori”.
E’ necessaria una profonda riforma dell’editoria nel suo complesso con una ricognizione accurata e una revisione del fondo che andrebbe affidato a un’authority (quella per le Garanzie nelle Comunicazioni?), ripristinando contemporaneamente il “diritto soggettivo”, senza il quale le imprese, cooperative e no, non possono pianificare alcuno sviluppo e, al momento, sono alla mercé degli istituti di credito.
La Giunta della Asr riafferma che il pluralismo è la base essenziale di una corretta informazione e non si associa al coro populistico che demonizza l’intervento pubblico. Non soltanto perché, e non sarebbe poca cosa, sono in gioco migliaia di posti di lavoro, ma anche perché la sovvenzione all’editoria e all’emittenza di idee, no profit o in cooperativa è presente in molti Paesi occidentali senza che ciò procuri scandalo nell’opinione pubblica. Si tratta di rifondare l’intervento dello Stato nel settore, con criteri sicuri di trasparenza, legalità e certezza del diritto.