
All’interno del mondo dell’editoria cooperativa, non profit e di partito nonché dell’emittenza radiofonica e televisiva si registra, infatti, “una fortissima preoccupazione. La situazione economica e finanziaria, per il prossimo anno, si presenta particolarmente difficile. La pesante crisi che attanaglia il Paese e, più in generale, l’Europa e gli Stati Uniti è – giustamente- all’attenzione dei media ed è in cima alle preoccupazioni di tutti, dal mondo politico a quello economico e sociale ma non può oscurare e relegare in secondo piano la drammaticità delle difficoltà di questa parte della informazione”.
I promotori dell’iniziativa sottolineano che “la situazione attuale del Fondo editoria, come è noto, prevede una consistenza, per il 2012, decisamente insufficiente a coprire il fabbisogno necessario per l’erogazione dei contributi 2011. A ciò si aggiunga che, per gli effetti della recente manovra economica e finanziaria, alla fine di settembre la Presidenza del Consiglio potrebbe introdurre nuovi tagli. Abbiamo di fronte, pertanto, due grossi problemi: evitare che la somma disponibile venga ulteriormente ridotta e trovare il modo di poterla integrare con la prossima legge di stabilità. Integrazione assolutamente necessaria per evitare il rischio di chiusura di oltre cento testate e la perdita di oltre 4000 posti di lavoro”.
In particolare, Mediacoop, l’associazione di cooperative editoriali e della comunicazione, torna a chiedere, con forza,“ l’approvazione della proposta che prevede di commisurare il sostegno pubblico ai dipendenti, sia giornalisti che poligrafici. Sarà così possibile da un lato salvaguardare l’occupazione e garantire correttezza nell’uso delle risorse pubbliche, dall’altro tutelare il pluralismo dell’informazione, scongiurando la scomparsa di testate che raccontano la vita delle comunità locali, privando i cittadini di un importante strumento di conoscenza e la chiusura di testate nazionali, anche di grande valore culturale, che cancellerebbe la possibilità di dare voce a forze sociali rilevanti ed a orientamenti, politici e culturali, largamente presenti nella società italiana, con grave danno per la democrazia”.
I promotori dell’iniziativa sottolineano che “la situazione attuale del Fondo editoria, come è noto, prevede una consistenza, per il 2012, decisamente insufficiente a coprire il fabbisogno necessario per l’erogazione dei contributi 2011. A ciò si aggiunga che, per gli effetti della recente manovra economica e finanziaria, alla fine di settembre la Presidenza del Consiglio potrebbe introdurre nuovi tagli. Abbiamo di fronte, pertanto, due grossi problemi: evitare che la somma disponibile venga ulteriormente ridotta e trovare il modo di poterla integrare con la prossima legge di stabilità. Integrazione assolutamente necessaria per evitare il rischio di chiusura di oltre cento testate e la perdita di oltre 4000 posti di lavoro”.
In particolare, Mediacoop, l’associazione di cooperative editoriali e della comunicazione, torna a chiedere, con forza,“ l’approvazione della proposta che prevede di commisurare il sostegno pubblico ai dipendenti, sia giornalisti che poligrafici. Sarà così possibile da un lato salvaguardare l’occupazione e garantire correttezza nell’uso delle risorse pubbliche, dall’altro tutelare il pluralismo dell’informazione, scongiurando la scomparsa di testate che raccontano la vita delle comunità locali, privando i cittadini di un importante strumento di conoscenza e la chiusura di testate nazionali, anche di grande valore culturale, che cancellerebbe la possibilità di dare voce a forze sociali rilevanti ed a orientamenti, politici e culturali, largamente presenti nella società italiana, con grave danno per la democrazia”.