Il direttore si confessa in occasione del primo anniversario della sua direzione e condizione del telegiornale

La7: Mentana spera ancora nell’arrivo di Santoro

Michele Santoro

Enrico Mentana

ROMA – Santoro sarebbe stato utile a dare un ulteriore slancio a La7: Enrico Mentana ne è talmente convinto che, nel corso di una conferenza stampa, in occasione del primo anniversario della sua direzione e conduzione al Tg La7, si è da solo posto la domanda alla quale ha risposto: “ovviamente si. E questo non tanto per aumentare gli ascolti della rete ma per rendere grazie proprio alla professionalità dell’ex conduttore di Annozero – nello show informativo”.
L’edizione condotta da Mentana in questi dodici mesi ha realizzato una crescita, rispetto all’anno precedente, del 250% con ascolti più che triplicati, ottenendo una share media dell’8,85% con quasi due milioni di telespettatori (1.989.000). E argomenta il direttore di TgLa7 Mentana a proposito delle polemiche seguite al mancato accordo con Santoro: “Con Michele ci ho messo personalmente la faccia (Mentana annunciò in diretta che si era a un passo da la firma ndr), perché ero convinto e lo sono tutt’oggi che il suo apporto avrebbe fatto la differenze per La7, avrebbe si segnato un valore aggiunto”. E fa notare ancora il direttore del tg di Telecom media che avrebbe preteso spazi di autonomia.
“Ma è più che comprensibile per un professionista del suo livello. La libertà autoriale è cosa importante. La questione è quella della responsabilità di chi fa informazione. Io sono libero, in tal senso ma è anche vero che sono direttore responsabile”. Detto questo, ha aggiunto Mentana, “mi auguro, mi piacerebbe pensare che si sia trattato solo di nozze rimandate. Quello che io vorrei, per cui mi batto, è un’emittente sempre più forte. E questo naturalmente passa anche per cogliere al volo le occasioni. Perché – ripete Mentana – sono convinto che questo matrimonio s’ha da fare”.
In una conversazione a margine della conferenza stampa alla domanda di di una nuova tv per Santoro: “Michele è in grado di fare i miracoli e trasformare i pani in pesci. Ma questo dipende da dove avviene. Io sono convinto che il multimediale sia il futuro. Ma ancora non è arrivato il momento”.

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