
Bossi show con la spada di Alberto da Giussano

La Berghem Fest conclusasi ieri sera a Bergamo
ALZANO LOMBARDO (Bergamo) – Finalmente due giornalisti con gli attributi, che hanno reso “pan per focaccia” al leader della Lega, Umberto Bossi. Ieri sera alla “Berghem Fest” di Alzano Lombardo era previsto il dibattito “Il Nord in anteprima”, con il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, il vice presidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Dibattito che avrebbe dovuto essere moderato dai giornalisti Matteo Pandini di Libero e Dino Nikpalj dell’Eco di Bergamo.
A nome di tutti i giornalisti italiani, gratuitamente insultati da Bossi, nei giorni scorsi, proprio ad Alzano, Pandini e Nikpalj hanno fatto sapere di non essere più disponibili a partecipare ad una “festa” nella quale i giornalisti sono stati definiti “delinquenti che rompono le palle in continuazione” ed ai quali, pertanto, “bisognerebbe dare quattro legnate”.
“Lo abbiamo fatto per una questione di reciproco rispetto”, hanno motivato i due giornalisti, ai quali va il plauso di tutti i giornalisti italiani. Se, infatti, tutti i colleghi seguissero il loro esempio, cominciando a disertare feste, festini, convegni, dibattiti e conferenze stampa, allora sì che “lor signori” comincerebbero a capire che non è certo insultando e bistrattando i giornalisti o abolendone l’Ordine che si imbavaglia la stampa, piegandola al proprio volere.
Bene i giornalisti piemontesi. Mi piacerebbe però sapere che si è pronti a rispondere con uguale fermezza alle provocazioni dell’on. D’Alema. Il leader Pd non manca occasione per manifestare ostilità, anzi disprezzo, nei confronti di una categoria alla quale peraltro egli stesso appartiene. Tutti i giornalisti “iene dattilografe” (testuale) ed i giornali “tecnicamente fascisti” quando scrivono cose che non gli garbano?*
*L’invettiva era rivolta in particolare a Il Fatto Quotidiano a causa di un articolo di Luca Telese.