Mentre è caccia a Gheddafi, i 30 reporters stranieri sono controllati a vista dagli uomini del Raìs

Tripoli: giornalisti prigionieri dentro il Rixos

Giornalisti prigionieri dentro l’Hotel Rixos a Tripoli

TRIPOLI (Libia) – “Sono tutti spaventati e preoccupati. Non sembra un hotel a cinque stelle. C’é ancora acqua, ma il cibo rischia di avariarsi”: è così che il reporter della Cnn, Matthew Chance, descrive la condizione attuale in cui si trovano, lui e una trentina di colleghi delle varie testate giornalistiche internazionali, inviati a Tripoli, all’interno dell’Hotel Rixos.
Sempre secondo quanto racconta il giornalista della Cnn, i reporters sono controllati a vista dagli uomini fedeli a Gheddafi – di cui si sono perse le tracce – che pattugliano la hall dell’albergo. Cresce, dunque, il timore che vengano presi in ostaggio dai fedelissimi del Raìs o che, ancor peggio, possano essere usati come scudi umani.
“Nell’ultima ora – scrive Chance nel messaggio più recente postato su Twitter – è tutto tranquillo, forse perchè è il momento dell’iftar (il pasto per la rottura del digiuno di Ramadan dopo il tramonto)”.
Contestualmente, però, Skynews diffonde la notizia che uno dei tunnel sotterranei, che parte dal compound di Muammar Gheddafi a Tripoli, conquistato ieri sera dai ribelli, arriva proprio all’Hotel Rixos.

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