“Il presidente” di tutti i giornalisti domani ad Aieta per presentare “Polentoni” e mercoledì a Montalto Uffugo

Del Boca in Calabria “per una storia condivisa”

Lorenzo Del Boca

REGGIO CALABRIA – “Perché la Sicilia ha ventisettemila dipendenti pubblici se in Lombardia sono nove volte di meno? E perché una sacca di sangue costa tre euro al Nord ma al Sud arriva a dieci? Ci sono tante cose che ci fanno arrabbiare: gli sprechi, le inefficienze, le sperequazioni e ognuna delle mille male-qualcosa che popolano le cronache quotidiane.
Perché? La risposta non viene da differenze culturali o caratteriali che, con facile qualunquismo, si potrebbero individuare. La ragione affonda le radici nella storia: giusto quella di 150 anni fa. Non un’Italia unita e nuova ma un regno sabaudo allargato, che annette, conquista, impone ferocemente le sue regole e le sue misure. Un tradimento degli accordi e dello spirito originario”.
In “Polentoni. Come e perché il Nord è stato tradito” (edizioni Piemme, pagine 192, € 16,50), Lorenzo Del Boca, giornalista, saggista e, per la stragrande maggioranza dei giornalisti italiani, ancora “il  presidente” dell’Ordine dei giornalisti, indossa i panni dello storico revisionista per scrivere “una storia finalmente condivisa” dell’Unità d’Italia. Per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia è, infatti, necessario ammettere che, in questo processo, “se è vero che il Sud è stato saccheggiato e smembrato, è altrettanto vero che il Nord non ci ha guadagnato”.
Lorenzo Del Boca osserva che “la storia del Risorgimento è stata scritta, come sempre, dai vincitori, ma che non è condivisa da chi se la sente raccontare.

 L’Italia è stata fatta con i cannoni, con un’imposizione che ha scontentato quasi tutti. Un malcontento che si trascina fino ad oggi e che produce, da più parti, un sentimento anti-italiano”.
Quanto alla questione meridionale, Del Boca ammette che “le truppe piemontesi si macchiarono di gravi episodi nei confronti delle popolazioni locali”, ma osserva che “se la guerra l’avessero vinta i borbonici oggi chiamerebbero eroi coloro i quali sono stati etichettati come briganti e impiccati. Insomma, bisogna scrivere un’altra storia e iniziare a raccontare la verità, senza continuare a cavalcare il mito. Proprio come è successo negli Stati Uniti d’America dove oggi – correttamente – tutti chiamano guerra civile quella che la storiografia dei vincitori chiamava guerra di secessione, in chiave antisudista. Bisogna raccontarcela giusta una volta per tutte”.
“Se oggi ci si lamenta per le troppe tasse che gravano sul contribuente – sottolinea Del Boca – diventa inevitabile rammentare che l’andazzo prese il via giusto un secolo e mezzo fa, quando si inventarono imposte con troppa fantasia e nessuna logica. E se adesso tutti parlano di federalismo è perché si riconosce implicitamente che sono stati commessi errori imperdonabili che diventa urgente rettificare.
Fra gli sconfitti del Risorgimento ci sta a buon diritto il Nord. Il Nord vero, quello dei campi e delle fabbriche, che non soltanto si mantenne estraneo ma in qualche passaggio si dimostrò assolutamente ostile a ciò che si andava profilando. E che, a guerre d’Indipendenza terminate, si accorse che di vantaggi non ne esistevano, che i bilanci dello stato erano in rosso e che qualcuno – loro – li doveva ripianare. I conti sono ancora aperti, e i polentoni continuano a pagare”.
Lorenzo Del Boca, laureato in filosofia e scienze politiche, è giornalista professionista dal 1980. La sua carriera comincia presso la Stampa di Novara e nel 1989 passa nella redazione di cronaca di Stampa Sera. Qui ha modo di incentrare il lavoro sugli eventi legati al terrorismo. Nel 1996 è presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana fino all’elezione a presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti nel 2001. Presidente nazionale dal 2001 al 2010, è stato l’unico ad essere eletto per tre mandati consecutivi.
Tra i suoi libri pubblicati: “Maledetti Savoia” (1998), “Il dito dell’anarchico. Storia dell’uomo che sognava di uccidere Mussolini” (2000), “Indietro Savoia. Storia controcorrente del Risorgimento italiano” (2003), “Il segreto di Camilla” (2005), Grande Guerra, piccoli generali. Una cronaca feroce della prima guerra mondiale” (2007), “Maledetti Savoia, Benedetti Savoia” con Emanuele Filiberto (2010), “Il Risorgimento disonorato” (2011).
Domani e dopodomani, martedì 23 e mercoledì 24 luglio, Lorenzo Del Boca sarà in Calabria. Domani, alle ore 22, ad Aieta, nel Palazzo Rinascimentale, in occasione della Fiera del Libro del Mediterraneo; mercoledì, alle ore 18.30, nel Chiostro Domenicano del Centro Storico di Montalto Uffugo, nell’ambito del XII festival internazionale “Leoncavallo”.

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