Il vescovo-giornalista scrive ai giovani e ammonisce giornali e televisioni rivendicando la sacralità del luogo

Mons. Morosini: “Basta strumentalizzazioni su Polsi”

Il Santuario della Madonna di Polsi

Mons. Giuseppe Fiorini Morosini

SANTUARIO DI POLSI (Reggio Calabria) – In vista dei festeggiamenti in onore della Madonna (2 di settembre ) e della Croce (14 settembre) di Polsi, il vescovo-giornalista di Locri-Gerace, Giuseppe Fiorini Morosini, ha inviato una lettera ai giovani di San Luca per “fugare ogni dubbio sulla religiosità e sacralità di Polsi, contro ogni strumentalizzazione che ancora viene fatta sulla stampa e con le televisioni”.
Evidenziando lo sforzo, assieme al parroco di San Luca, don Pino Strangio, per rendere “sempre più espressione di fede questo appuntamento annuale”, il vescovo ricorda l’appello dello scorso anno ai giovani, di portare in processione la Croce, durante la Via Crucis il 31 agosto, la sera del primo settembre e soprattutto durante la festa del 14 settembre.
“C’è una bellissima relazione – afferma mons. Morosini – tra la Croce e i giovani. La Croce per noi cristiani significa speranza contro ogni male, perchè Gesù, morendo sulla Croce, ha sconfitto la morte, e nella morte tutti gli altri mali. Voi giovani siete sempre segnale di speranza per ogni società, perchè se decidete qualche cambiamento, tutta la società vi segue e migliora. Quindi anche voi siete per noi una speranza per sconfiggere i nostri mali”.
Ecco allora l’invito del vescovo: “Appropriatevi della Croce di Polsi e portatela con onore. Sarà una risposta bellissima a tutti coloro che ancora guardano con sospetto e diffidenza alla gente di San Luca e in particolare a voi giovani. L’anno scorso abbiamo avuto la gioia di vedere portare la Croce, in un clima di preghiera e grande devozione, alcuni membri della squadra del San Luca. Quest’anno vi aspettiamo in molti”.

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