
Giuseppe D’Avanzo
ROMA – Un fulmine a ciel sereno per il giornalismo italiano. A soli 58 anni è morto Giuseppe D’Avanzo, una delle firme di primo piano del quotidiano “la Repubblica” e del settimanale “L’Espresso”. E’ stato stroncato da un infarto nei pressi di Calcata, in provincia di Viterbo.
Nato a Napoli il 10 dicembre 1953, laureato in filosofia, giornalista professionista dal 21 maggio 1982, prima di approdare a Repubblica ha lavorato al Corriere della Sera. Dal grande pubblico si è fatto apprezzare soprattutto per le sue inchieste a carattere investigativo, tra cui il Nigergate, il rapimento di Abu Omar, il caso Ruby. Assieme a Carlo Bonini ha, inoltre, condotto le più importanti inchieste sugli intrecci tra cronaca nera e politica, in particolare estera e militare. Sue le 10 domande al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, scaturite dalle rivelazioni della redazione di Napoli di Repubblica sulla partecipazione del premier alla festa di compleanno di Noemi Letizia, a Casoria.
A due mani con il cronista Attilio Bolzoni, ha pubblicato il libro “Il Capo dei Capi. Vita e carriera criminale di Totò Riina”, da cui è stata tratta la miniserie tv trasmessa da Canale 5.