
Sotto accusa la decisione degli editori di tagliare l’indennità di vacanze e la tredicesima mensilità, nonché di prevedere stipendi più bassi per i nuovi assunti. In pratica, gli editori vorrebbero conglobare in una sola mensilità aggiuntiva le due (pari quasi ad altrettanti stipendi completi) attualmente corrisposte ai giornalisti contrattualizzati, con un taglio netto del cinquanta per cento delle spettanze.
Decisione fortemente contestata dal sindacato dei giornalisti (Djv) che, invece, rivendica il rinnovo del contratto di lavoro per i 14mila iscritti con un aumento salariale del 4%. Gli editori, associati nella Bdzv, rifiutano di sottoscrivere l’accordo lamentando un calo delle vendite ed un crollo del 40% degli introiti pubblicitari negli ultimi 10 anni.
La protesta contro il “Billig-Journalismus” è stata approvata dal 98% dei redattori di 20 quotidiani del Baden-Wuerttemberg (BW), seguiti da quelli del Nordreno-Westfalia, il land tedesco più popoloso con oltre 18 milioni di abitanti, che entro sabato vogliono bloccare l’uscita di 37 quotidiani.
A decidere sullo sciopero, che deve essere approvato da tre quarti dei componenti di ogni redazione, saranno la settimana prossima anche i redattori dei quotidiani di Brema e della Baviera. Risale al 2004 l’ultimo grande sciopero della carta stampata in Germania, un Paese che conta oltre 300 testate con una tiratura complessiva che, quotidianamente, sfiora i 30 milioni di copie.
La protesta contro il “Billig-Journalismus” è stata approvata dal 98% dei redattori di 20 quotidiani del Baden-Wuerttemberg (BW), seguiti da quelli del Nordreno-Westfalia, il land tedesco più popoloso con oltre 18 milioni di abitanti, che entro sabato vogliono bloccare l’uscita di 37 quotidiani.
A decidere sullo sciopero, che deve essere approvato da tre quarti dei componenti di ogni redazione, saranno la settimana prossima anche i redattori dei quotidiani di Brema e della Baviera. Risale al 2004 l’ultimo grande sciopero della carta stampata in Germania, un Paese che conta oltre 300 testate con una tiratura complessiva che, quotidianamente, sfiora i 30 milioni di copie.