Il presidente dell’Alg commenta l’intesa per il rinnovo biennale della parte economica

Giovanni Negri
Giovanni Negri (presidente Associazione Lombarda Giornalisti)
MILANO – Con l’intesa siglata tra Fnsi e Fieg si compie un passo importante che guarda sia al presente sia al futuro della professione giornalistica e dell’informazione in Italia.
L’aumento in busta paga di 105 euro è adeguato, se si tiene conto delle difficoltà che il mondo del giornalismo vive in misura anche più marcata nel panorama dell’imprenditoria. La scelta di aumenti uguali per tutti non è ideologica, ma pratica: era importante, questa volta, reagire all’impoverimento subito dalle giovani generazioni in questi anni.
Proprio ai giovani guardano altri capitoli dell’intesa, a partire dall’incremento dei contributi previdenziali, indispensabile per mettere in sicurezza l’Inpgi e non penalizzare le pensioni future. L’elevazione graduale, in più di 10 anni, dell’età pensionabile per le donne, è attenuata dalla sostanziale opzionalità: la possibilità, anche dopo il 2022, di andare in pensione a 60 anni con una modesta riduzione dell’assegno mensile.
Nei limiti di un rinnovo di “mezzo termine”, è significativo che si siano compiute da giornalisti ed editori scelte progettuali con la commissione per la tutela del lavoro autonomo e la promozione di un sistema di formazione e riqualificazione professionale. Decisivo per combattere il precariato sarà il provvedimento che incentiva gli editori a trasformare in tempo indeterminato i contratti a termine.
Il presidente dell’Alg commenta l’intesa per il rinnovo biennale della parte economica
Contratto Fieg-Fnsi: un doppio passo avanti
Giovanni Negri
Giovanni Negri (presidente Associazione Lombarda Giornalisti)