Due ex agenti di Scotland Yard dovranno spiegare perché l’inchiesta del 2005 si arenò

Il “tabloid gate” varca il confine dei media

LONDRA (Gran Bretagna) – L’inchiesta sulle intercettazioni illegali in Gran Bretagna ha ormai varcato il confine dei media: secondo la Bbc, due ex agenti di Scotland Yard dovranno comparire davanti alla Commissione Affari Interni della Camera dei Comuni per spiegare come mai l’inchiesta sul News of the World avviata nel 2005 non riuscì a dimostrare che venivano “spiati” i messaggi telefonici.
La commissione vuole capire se la decisione di chiudere le indagini dopo l’arresto che l’investigatore privato, Glenn Mulcaire, e dell’esperto di monarchia del domenicale, Clive Goodman, sia stata in qualche modo influenzata dal desiderio di Scotland Yard di mantenere buoni rapporti con News International, il ramo britannico dell’impero di Rupert Murdoch.
Non solo: il New York Times ha rivelato che poco dopo l’apertura della prima inchiesta su News of the World, 5 poliziotti di alto rango scoprirono che i messaggi dai loro cellulari venivano intercettati e probabilmente ascoltati. La scoperta “fa venire il dubbio – scrive il quotidiano della Grande Mela – che gli inquirenti temessero che, se avessero indagato in modo aggressivo, News of The World li avrebbe puniti con articoli rivelatori sulle loro vite private”, tanto più che uno, Andy Hayman, aveva gonfiato le spese di viaggio ed aveva una storia extra-coniugale (e nel dicembre 2007 fu costretto a lasciare la Met Police) e un altro, John Yates, aveva usato per le vacanze dei familiari i buoni-viaggio destinati alle missioni di lavoro.

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