Il “senatur” ed il ministro ignoravano completamente la norma salva Fininvest

Lodo Mondadori: la Lega smentisce Berlusconi

Umberto Bossi e Roberto Calderoli

ROMA – La norma salva Fininvest contenuta nella manovra e poi ritirata “non l’ho scritta io”, ha detto Silvio Berlusconi spiegando che della norma Tremonti era a conoscenza ma che “non ha ritenuto di portarla al voto del Consiglio dei Ministri perché pensava che sarebbero stati tutti d’accordo”.
Immediata la replica del leader leghista, Umberto Bossi, della norma sul lodo Mondadori “Non lo sapeva nessuno. Nemmeno Tremonti” e sull’ipotesi che la salva Fininvest venga ripresentata in Parlamento, il Senatur ha tagliato corto: “Non so niente”. E’ Roberto “Calderoli che non sapeva della norma – tiene a precisare Berlusconi – perché non c’era, poi mi ha detto «perbacco, se me l’avessi detto l’avrei scritta io e sarebbe venuta meglio».
Nessun giallo” ha insistito il premier.
Ma è proprio il ministro per la Semplificazione che prende le distanze dal provvedimento: “Ribadisco, ancora una volta – ha sottolineato Calderoli – di non aver mai né letto né visto la cosiddetta norma sul Lodo Mondadori e di aver appreso della sua esistenza soltanto dai lanci delle agenzie di stampa, la settimana successiva al Consiglio dei Ministri…”.

Il presidente del consiglio ha osservato che “la norma era giusta, equilibrata e sacrosanta ma ormai nel nostro paese non c’è legge giusta che possa passare se per caso possa favorire Berlusconi o a chi è a lui vicino”. “Fininvest – ha aggiunto – si salva senza nessuna norma. Io e Fininvest non abbiamo bisogno di nessuna norma per salvarci” .

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