Descritta dai Pm di Milano l’atmosfera dei presunti festini a luci rosse organizzati da Silvio Berlusconi

Ad Arcore un “bordello per compiacere il premier”

Lele Mora

Emilio Fede

Nicole Minetti

MILANO – Un “bordello per compiacere il premier”. Così i Pm Pietro Forno e Antonio Sangermano hanno descritto l’atmosfera dei presunti festini a luci rosse organizzati da Silvio Berlusconi nella sua residenza di Arcore.
I magistrati titolari dell’inchiesta sul cosiddetto caso Ruby hanno chiesto al Gup di rinviare a giudizio Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede per le ipotesi di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile.
Lo hanno fatto soffermandosi sul ruolo di ciascuno dei tre imputati: Nicole Minetti era “colei che amministrava il bordello”, mentre Emilio Fede e Lele Mora hanno messo a punto “un sistema strutturato per fornire ragazze disponibili a prostituirsi”.
Un sistema che i Pm definiscono “non occasionale” e che a loro giudizio serviva “per compiacere il premier attraverso la mercificazione della fisicità della donna e la mortificazione dell’identità femminile”.
Chiara Danese e Ambra Battilana, le due miss Piemonte che avevano partecipato nell’agosto del 2010 ad uno dei festini organizzati Arcore e che si erano definite “scioccate” per quello che accadeva nella residenza del premier, sono parti civili nel processo sul cosiddetto caso Ruby. Lo ha deciso il gup di Milano, Maria Grazia Domanico, accogliendo le richieste avanzate dai legali delle due ragazze nell’udienza preliminare che ha preso il via questa mattina nei confronti di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora, tutti accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile. In pratica, il giudice milanese ha giudicato le due giovani ragazze come parti danneggiate che perciò potranno chiedere un risarcimento per danni morali e di immagine in caso di condanna degli imputati.
L’avvocato Egidio Verzini, legale di Karima El Mahroug, dal canto suo, ha annunciato che la giovane marocchina potrebbe costituirsi parte civile sia nell’udienza preliminare a carico di Fede, Minetti e Mora, sia nel processo che si celebra con rito immediato nei confronti di Silvio Berlusconi, imputato per le ipotesi di concussione e prostituzione minorile.
Il gup Domanico ha rinviato l’udienza preliminare sul caso Ruby al prossimo 11 luglio per gli interventi delle parti civili, fissando anche la data del 13 luglio per ascoltare, invece, le difese.

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