L’invito al presidente di ripensare la vendita di sei magazine, “illogica e incredibilmente antieconomica”

Periodici Rcs: sit-in e lettera aperta del Cdr a Marchetti

MILANO – Lettera aperta del Cdr della Rcs Periodici al presidente di Rcs Mediagroup, Piergaetano Marchetti, per chiedere il rilancio delle testate. E sit-in di una quarantina di giornalisti in occasione della riunione, questo pomeriggio, del Cda del gruppo editoriale con la consegna della missiva, a mano, anche al presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli.
Dopo aver ribadito il no alla vendita di sei magazine che rappresentano “quasi la metà del portafoglio della Periodici” e il turbamento legato al profilo dei potenziali acquirenti dietro ai quali “si nascondevano legami con Luigi Bisignani”, il Cdr sottolinea che “l’operazione di cessione dei Periodici Rcs sembra anche, e curiosamente, fuori da ogni logica di buona gestione imprenditoriale. Appare, agli occhi dei giornalisti della Periodici, incredibilmente antieconomica”.
“Rcs Periodici e le sue testate sono tutt’altro che malati cronici – si legge nella lettera -. Le indagini di mercato dimostrano chiaramente che il numero dei lettori dei giornali della Periodici nel loro complesso è paragonabile a quelli dei due grandi quotidiani del gruppo, Corriere della sera e Gazzetta dello sport, con un terzo dei giornalisti. I risultati dell’azienda nei primi mesi del 2011 mostrano quell’inversione di tendenza che era indicata come obiettivo del piano di riorganizzazione aziendale varato nel 2009. Dopo due anni di difficoltà, i magazine dovrebbero chiudere l’anno con un ebitda positivo per 5-7 milioni di euro”.
“Perciò, nonostante la problematicità della congiuntura, è evidente che se esiste un mercato in grado di cogliere appieno le opportunità dischiuse dallo sviluppo delle tecnologie multimediali – secondo molti osservatori – è proprio quello dei periodici. Ma per farlo occorrono investimenti”.
“La invitiamo, Presidente – e attraverso Lei invitiamo tutti i soci sensibili al tema – a guardare diversamente a questo comparto, fondamentale per mantenere le dimensioni e consolidare l’autorevolezza del gruppo. Si tratta di dare davvero avvio a un moderno sistema editoriale composto di più parti, che possono dialogare sinergicamente tra di loro. Solo così potrà darsi un’inversione di tendenza e la crescita”, conclude la missiva.

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