Scoppia la polemica sulla mancata approvazione delle modifiche proposte dalla Commissione

Il Direttivo dell’Ussi affonda la riforma dello Statuto

MATERA – Nella città dei Sassi, il Consiglio Direttivo dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) rende omaggio a Matera, candidata come città europea della cultura per il 2019, ma affonda la bozza di riforma dello Statuto.
Il Consiglio si è aperto con le comunicazioni del presidente Luigi Ferrajolo, che ha informato i consiglieri sui contatti avuti negli ultimi giorni con la Lega Pro per risolvere diversi problemi segnalati da alcune sedi.
Il presidente ha potuto verificare che da parte della Lega Pro c’è grande spirito di collaborazione e nei prossimi giorni sarà definito un protocollo d’intesa che tuteli i giornalisti, stabilisca uno standard minimo per tribune e sale stampa, fissi i criteri in base ai quali saranno rilasciati gli accrediti. Insomma, un accordo simile a quello firmato qualche anno fa con la Lega di A. Simile passo verrà fatto al più presto anche con la Lega di serie B.
Inoltre, Ferrajolo ha informato i consiglieri e i presidenti dei Gruppi su una convenzione stipulata con la Barclays particolarmente vantaggiosa per gli iscritti all’Ussi. E’ stato deciso, inoltre, di aderire all’invito del Coni per una presenza dell’Ussi al prossimo “Sport show” che si terrà a Rimini a settembre. Il Consiglio Direttivo, invece, non ha approvato la bozza definitiva del nuovo statuto e a maggioranza ha bocciato il testo, soprattutto nella parte relativa all’abolizione delle incompatibilità. Ed è già polemica.
Ercole Spallanzani, presidente del Gruppo Emilia Romagna Giornalisti Sportivi, ricordando che la bozza di nuovo statuto proposta dalla Commissione era stata “esaminata, nelle linee guida, senza opposizioni dallo stesso Direttivo nella seduta di Roma dell’ottobre scorso”, esprime la sua “più ferma contrarietà”. “Non si tratta – afferma Spallanzani – solo di un problema di metodo, ovvero del fatto che nessuna osservazione era pervenuta prima della seduta stessa, ancorché più volte sollecitata (le uniche voci di parziale dissenso erano state del vice presidente Vannini alla Presidenza di Coverciano a gennaio sul tema delle incompatibilità e dell’Ussi Friuli Venezia Giulia relativamente a fatti formali), ma anche di merito.
Il ripristino della incompatibilità votato a Matera cozza palesemente con la realtà dell’Ussi, oltre a violare un principio cardine del cambio statutario, ovvero un risparmio dei costi di gestione dell’Ussi stessa. Inoltre è contrario all’impostazione della Fnsi, alla quale è stata proposta la bozza bocciata”. Proprio per questo, il Gergs chiede che “vengano respinte le dimissioni della Commissione e/o di alcuni suoi componenti e il testo presentato dalla stessa, salvi alcuni ritocchi formali già previsti, sia riproposto al prossimo Consiglio Direttivo”.
Dal canto suo, Carmelo Alfonso, esprimendo la sua convinta solidarietà a Gian Luigi Corti, esprime un dubbio: “Forse non siamo riusciti a farci capire bene sull’importanza della riduzione dei costi per l’attività dell’Ussi, ma considerato che pochissimi Gruppi – come sottolinea Spallanzani – avevano fatto pervenire, prima della riunione di Matera, le loro osservazioni (comprese eventualità contrarietà) sulla proposta di Statuto, mi potrebbe far pensare che l’argomento non sia stato convenientemente approfondito dai direttivi  regionali”.

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