ROMA – L’«agonia» della Rai è “un prezzo che non si deve pagare”: ora che “l’alibi Santoro è caduto” il governo pensi ad agganciare il canone alla bolletta energetica. E’ l’appello che Bruno Vespa rivolge al premier Berlusconi in una lettera aperta pubblicata su Quotidiano nazionale.
“Lei stesso, a chi le chiedeva perché il governo non dia corso alla proposta del ministro Romani di legare il pagamento rateale del canone alla bolletta della luce – ricorda Vespa – rispondeva che non si può sostenere un’azienda che manda in onda programmi come quello di Santoro. Ora Annozero non andrà più in onda”.
Da quando Berlusconi è entrato in politica, osserva Vespa, l’«amore» per la Rai e comunque il sostegno al servizio pubblico per “attenuare i sospetti più che legittimi sul conflitto di interessi di quello che restava, e resta, l’azionista di controllo di Mediaset”, non è mai “sbocciato”. Ma “adesso che il suo ciclo politico si avvicina al ventennio – scrive Vespa al Cavaliere – occorre fare un po’ di bilanci”.
“Di taglio in taglio, la Rai sta mettendo molto seriamente in pericolo la qualità (e la quantità) dei suoi programmi”, sottolinea Vespa, che ricorda come sia stato lo stesso Berlusconi ad affermare come in una televisione non si possa “tagliare oltre un certo limite, altrimenti i programmi non si fanno bene. La Rai di oggi è pericolosamente affacciata su quel ciglio. Ha il canone dissanguato dall’evasione e non può fare la guerra a Mediaset in campo pubblicitario, crisi a parte, oltre una certa soglia, anche se più alta di quella rispettata finora. Visto che l’alibi Santoro è caduto, cominci, per favore, caro presidente, ad autorizzare il legame alla bolletta energetica dei canoni speciali e vedremo come andrà. L’agonia della Rai è un prezzo che non siamo disposti a pagare”.
L’altra sera il conduttore di “Porta a Porta”, ospite del Tg La7 di Enrico Mentana, era intervento sulla “vicenda Santoro” precisando che “nessuno ha cancellato Annozero ma c’è stata un’onorevole e molto cospicua transazione superiore a due milioni di euro”. Vespa ha detto anche che “Santoro ha accettato di uscire dalla Rai” salvo poi dichiararsi disponibile a rientrare ad altre condizioni, ma “credo che questa ipotesi sia caduta”.
“Credo – ha sottolineato Vespa – che per Santoro non sia più possibile lavorare in Rai, per la dignità sua e della mia azienda. Se dovesse rimanere vuol dire che dopo aver toccato il fondo, si comincia a scavare”.