I militari di un posto di blocco costretti a sparare colpi in aria per disperdere i manifestanti

Libia: la folla attacca un autobus di giornalisti

TRIPOLI (Libia) – Se la sono vista davvero brutta i membri di un’equipe dell’agenzia di stampa britannica “Reuters” e un inviato dell’emittente televisiva “Phoenix” di Hong Kong, che stavano cercando di raggiungere la frontiera tunisina a bordo di un bus-navetta messo a disposizione dal loro hotel di Tripoli: arrivato a Zuwarah, un centinaio di chilometro a ovest della capitale libica, il pulmino è rimasto intrappolato in una lunga fila di veicoli che attendevano di fare benzina a una stazione di rifornimento. Uno dei giornalisti si è sporto per filmare la scena provocando la reazione di una cinquantina di persone, alcune delle quali armate di coltelli e pistole. La folla ha forzato la porta del bus, e solo l’intervento dei militari del posto di blocco – che hanno sparato in aria – è valso ad evitare il peggio; i giornalisti sono poi stati riaccompagnati sotto scorta a Tripoli.
Un giornalista della Reuters, che si trovava a bordo, riferisce che l’attacco riflette la rabbia dei libici per la mancanza di petrolio e per la campagna di bombardamenti contro il governo di Gheddafi, mentre i media di stato riferiscono che i giornalisti stranieri travisano la realtà.

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