ROMA – Con due interviste, al ministro degli Esteri Franco Frattini e al ministro della comunita’ marocchina all’estero, nasce oggi MaroccOggi, newsletter dell’associazione Genemaghrebina dedicata all’informazione sul paese del Maghreb, sulla comunita’ marocchina in Italia e sulle questioni mediterranee.
La rivista ideata e diretta da Karima Moual, giornalista del Sole 24 Ore esperta di nordafrica e di immigrazione, si propone di essere un luogo di scambio tra l’Europa, e l’Italia in particolare, e il Marocco. Con un’attenzione particolare alla comunita’ marocchina in Italia. Una delle piu’ numerose, integrata e attiva nella societa’ italiana.
”MaroccOggi – spiega Karima Moual – e’ una finestra che si apre su un Mediterraneo che ha deciso di cambiare e che nei prossimi decenni ridisegnera’ la nostra storia. Ma anche un faro acceso su un Paese in cammino, su una realta’ che si e’ distinta in quest’area in maniera positiva con le sue riforme e con la sua apertura al mondo. Si comincia da qui, ma si potra’ presto allargare lo sguardo verso altre aree come per esempio l’Algeria, la Tunisia, l’Egitto. Per scoprire quel che e’ successo e quel che ci aspetta nel futuro del Mediterraneo”.
La newsletter viene pubblicata sul sito dell’associazione Genemaghrebina (www.genemaghrebina.com), avra’ una scadenza settimanale e proporra’ approfondimenti, analisi e news.
Un’agora’ che raccogliera’ opinioni e interventi di chi strategicamente immagina e disegna il futuro di quest’area.
Intellettuali, scrittori, giornalisti, politici, economisti, imprenditori, artisti. Della sponda sud e nord del Mediterraneo.
Nel primo numero il ministro Frattini lancia l’idea di ”un nuovo Patto per il Mediterraneo”: ”La dimensione regionale della crisi in un’area strategica per noi prioritaria, che rischia di avere conseguenze destabilizzanti anche sull’Africa Sahariana, richiede una risposta efficace e coerente dell’intera Comunita’ Internazionale, in primo luogo da parte dell’Europa. E’ indispensabile ridare slancio al partenariato euro mediterraneo, attraverso un deciso rinnovamento delle linee strategiche per affrontare le nuove sfide nella regione in termini politici e di sicurezza, di sviluppo economico condiviso, di gestione dei flussi migratori, di consolidamento del dialogo culturale e sociale. E’ con questo spirito che ho proposto un Nuovo Patto per il Mediterraneo: i processi di transizione debbono essere sostenuti e consolidati con iniziative concrete. E, naturalmente, anche con risorse finanziarie aggiuntive”.
”E’ ben evidente, peraltro – prosegue Frattini -, che occorre guardare anche al di la’ dell’orizzonte euro- mediterraneo, e coinvolgere i global players, a cominciare dagli Stati Uniti. Ecco perche’ ho suggerito che il tema dei rapporti con la sponda Sud del Mediterraneo venga incluso tra i punti centrali dell’agenda transatlantica, per sviluppare assieme idee e progetti sulle strategie da perseguire e sugli strumenti da mettere in campo per attuarle”.
Sul Marocco il ministro dice: ”Gia’ da alcuni anni il Marocco ha intrapreso un profondo rinnovamento istituzionale in direzione di una maggiore democratizzazione del sistema politico. Si sono registrati significativi sviluppi in materia di diritti dell’uomo e di emancipazione femminile ed e’ in cantiere un ambizioso progetto di riforma costituzionale. Dal punto di vista sociale e’ stato avviato un cammino di sviluppo nei settori dell’educazione, della sanita’ e dei servizi di base. Il Marocco sta compiendo rilevanti sforzi nell’ambito della protezione dei diritti umani e civili, come riconosciuto anche da parte delle Nazioni Unite in varie occasioni. Tengo a ricordare, in particolare, la convinta e sempre piu’ intensa collaborazione di Rabat con la comunita’ internazionale nel suo complesso, ed in particolare con l’Europa, soprattutto in campo politico. Non a caso il Marocco si avvale dello ”Statuto avanzato” nei rapporti con l’ Unione Europea”.
Il ministro della comunita’ marocchina all’estero Mohamed Ameur illustra invece la strategia del Paese di sostegno alla comunita’ marocchina in Italia. ”Cio’ che il Marocco fa per i suoi connazionali all’estero e’ un aiuto ad integrarsi al meglio nel paese in cui hanno deciso di vivere. Questa comunita’ difficilmente tornera’ indietro nel paese d’origine, ma ama mantenere un legame culturale con le proprie origini. Seguirla in questo cammino, insieme anche alla partecipazione di un partenariato italiano, aiuta nell’arrivare al nostro obbiettivo: un’integrazione consolidata. Che e’ un bene comune”. E’ in questo senso e in questa direzione che proseguiranno ancora gli aiuti alla comunita’ nei diversi settori annunciati nella vista in Italia del ministro: ”Dall’associazionismo al finanziamento e messa a disposizioni di professori per corsi di arabo finanziati dal ministero, alla divulgazione attraverso visite annuali alla comunita’ di dotti e imam qualificati”.
Genemaghrebina 2 e’ una delle principali associazioni in Italia che si occupa di immigrati di seconda generazione, cioe’ figli di immigrati in Italia. Nata due anni fa su iniziativa della giornalista italo-marocchina Karima Moual, Genemaghrebina ha svolto un’ampia attivita’ di informazione e promozione dell’integrazione degli stranieri in Italia. E’ in questo contesto che si colloca la nascita di MaroccOggi: ”Di fronte al momento storico eccezionale che sta vivendo la parte sud del Mediterraneo – spiega Moual – l’Italia, gli italiani, la sua comunita’ straniera non possono farsi trovare impreparati. La ricerca di liberta’ di queste popolazioni ci ha messo di fronte a una nuova consapevolezza: il Nord Africa e’ pronto a ridisegnare il proprio destino. E per i Paesi europei che affacciano sul grande mare si aprono nuove e importanti opportunita’. E’ su questo sfondo che l’associazione Genemaghrebina, che rappresenta le seconde generazioni di immigrati in Italia, ha deciso di dar vita al progetto MaroccOggi”.
E’ la rivista dell’associazione Genemaghrebina, diretta da Karima Moual del Sole 24 Ore