Il “comizio” di Berlusconi (che mercoledì sarà a Porta a Porta) già nel mirino dell’Agcom

Garimberti: “Questo non è giornalismo”

Paolo Garimberti

Corrado Calabrò

ROMA – L’Agcom ha già “chiesto chiarimenti” a Rai e Mediaset in merito alle interviste ai Tg del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo ha detto il presidente dell’Authority, Corrado Calabrò, ai giornalisti a margine del presidio organizzato dal Pd. Lunedì la vicenda sarà esaminata in una riunione dell’Agcom.
La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per la garanzie nelle comunicazioni, ha spiegato Calabrò, si riunirà lunedì per valutare, ai fini della par condicio, le interviste rilasciate ieri dal presidente del Consiglio alle edizioni serali di Tg1, Tg2 e dei tre Tg di Mediaset.
Per il presidente della Rai, Paolo Garimberti, “alla luce di quanto accaduto, è necessario che la Rai – per adempiere appieno alla sua missione di Servizio Pubblico – riequilibri tempestivamente dando spazio, sui temi delle amministrative, a punti di vista di candidati o leader di partiti diversi da quello del Presidente del Consiglio”.
“Un conto – dice Garimberti – è dare una notizia, e il primo commento del presidente del Consiglio ai risultati delle amministrative certamente lo era. Altro discorso è consentire che questa notizia diventi poi una sorta di comizio, per giunta senza un’adeguata compensazione con opinioni di altri candidati. Questo – ed è ben noto – nessun giornalista dovrebbe mai permetterlo, meno che mai i giornalisti del Servizio Pubblico che devono sempre avere chiara la missione fondamentale che è affidata loro: informare e dare al cittadino la possibilità di avere un panorama completo delle opinioni”, sottolinea il presidente Rai.
E’ bufera sulla presenza ieri in tv di Berlusconi che mercoledì prossimo sarà a “Porta a Porta”. E’ “una vergogna che il Presidente del Consiglio utilizzi il suo potere e che la Rai gli dia tanto spazio per raccontare le menzogne che ha raccontato ieri in cinque canali tv”, attacca Giuliano Pisapia, candidato sindaco del centrosinistra a Milano. E’ “falso” aggiunge, “che aumenterò le tasse e che non voglio l’Expo”.

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