
Roberto Morrione

Franco Siddi
TORINO – Un applauso intenso e commosso è stato dedicato, stamani, a Roberto Morrione dall’Assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie), riunita nel Centro Incontri della Regione Piemonte a Torino. È un legame di particolare affetto che la comunità degli italiani nel mondo ha espresso nel ricordo degli unanimi apprezzamenti della sua direzione a Rai International (1996-1998) e delle sue qualità professionali e morali.
Il giornalista è stato commemorato dal presidente della Commissione Informazione del Cgie (e segretario generale della Fnsi), Franco Siddi, in occasione del Rapporto Semestrale al Consiglio.
“Roberto Morrione – ha detto Siddi – è uno che conosce questa comunità di persone per l’impegno dedicato a dare senso ai valori morali e costituzionali dell’Italia repubblicana e della sua convivenza civile ovunque nel mondo. Roberto è uno dei più seri e credibili giornalisti italiani, quanto a rigore morale qualità professionali e ha vissuto l’impegno quotidiano operando per dare voce a chi ha meno voce, per sconfiggere, con la forza delle parole delle notizie, abusi e ingiustizie.
La tristezza per la morte di Morrione vive di luce per la serenità e la forza con cui si illumina ancora una testimonianza civile di giornalista libero, di uomo della legalità e della libertà di espressione, che qui è avvertita come una tensione positiva che non si spegne. Le ansie e le istanze presenti nel Cgie per un’informazione e soprattutto per un Servizio pubblico che risponda ai cittadini hanno sempre avuto per Roberto Morrione, anche dopo la sua conclusione di rapporto con la Rai, un rilievo primario, risultando motivo di azione comunitaria e civile permanente.
Uomo mite quanto determinato e intransigente nella difesa e nella promozione dei diritti di cittadinanza e di legalità sino all’ultimo, Roberto Morrione è, anche per questa comunità, molto di più di quel giornalista rigoroso, di quel cronista che ha sempre saputo riconoscere e esigere la pubblicazione delle notizie che contano, anche quando più di un potente ne esigeva il silenzio”.
E la Federazione Nazionale della Stampa Italiana lo ricorda come “un grande cronista, uno strenuo sostenitore del servizio pubblico, un cittadino appassionato alla legalità, un maestro per i giovani. E’ stato almeno tutte queste cose Roberto Morrione, che ci ha lasciato alle soglie dei 70 anni di una vita straordinariamente ricca di valori civili.
La tristezza oggi pesa anche sul sindacato dei giornalisti (nel quale Roberto ha agito con la passione e la determinazione che metteva in tutto quello che faceva), ma ben più grande è la serena gratitudine che anche la Fnsi sente di dovergli per le battaglie fatte nel nome di una informazione trasparente, che non si inchina davanti ai poteri: che ad esempio sa mandare in onda a costo di reazioni pesantissime – come fece l’allora capocronista del Tg1 – scottanti inchieste sui legami internazionali della loggia P2, o trasmette da RaiNews24 l’ultima intervista a Paolo Borsellino.
Battaglie che Morrione è riuscito addirittura ad intensificare dopo l’uscita della Rai, e quando molto ancora avrebbe potuto dare al servizio pubblico. E’ stato l’inizio di una nuova stagione di impegno con Libera Informazione, contro le mafie e a fianco dei giovani e giovanissimi che Roberto ha saputo trascinare e formare: girando l’Italia insieme alla moglie Mara, con una volontà tanto più tenace quanto più la malattia cominciava ad intaccarne il fisico.
Lo sportello antiquerele, l’iniziativa annunciata dal sindacato dei giornalisti appena due settimane fa, è per larghissima parte frutto della sua lucidità e del suo impegno. La Federazione Nazionale della Stampa, orgogliosa di lui, stringe in un abbraccio pieno di dolcezza i suoi familiari”.