Venerdì prossimo una giornata di studi nella Casa di reclusione di Padova

Giornalisti “dentro” per comprendere il carcere

PADOVA – “I totalmente buoni e gli assolutamente cattivi” è il titolo di una Giornata nazionale di studi, che si svolgerà venerdì 20 maggio, dalle ore 9.30, alle ore 16.30, alla Casa di reclusione di Padova.
Organizzata dal Ministero della Giustizia, dal Centro documentazione Due Palazzi, dalla Redazione di Ristretti Orizzonti, dalla Conferenza nazionale Volontariato Giustizia, la Giornata si articola in una serie di sessioni tematiche.
La prima, dal titolo “Non ci hai pensato prima? Paga” vedrà gli interventi di Daniela De Robert, giornalista della redazione esteri del Tg2, volontaria a Rebibbia, e di Paola Barretta, ricercatrice presso l’Osservatorio di Pavia.
Alla seconda, sul tema “La creazione del «mostro»” interverranno Lorenzo Pavolini, “autore di Accanto alla tigre, un viaggio nelle tenebre” alla scoperta del nonno Alessandro, il gerarca fascista ucciso e impiccato a piazzale Loreto, e Gaia Rayneri, scrittrice, autrice di “Pulce non c’è”, romanzo dedicato alla vicenda vera della sorellina autistica e del padre coinvolto nella falsa accusa di molestie sessuali.
Seguirà “Raccontami una storia: quando le testimonianze sono un elemento prezioso dell’informazione” con l’intervento di Marina, mamma di Giulia, detenuta, e di Davide Ferrario, regista e scrittore. Sul tema “I ‘buoni cittadini” e la pretesa di “assomigliare” alle vittime interverranno Alfredo Bazoli, che a Piazza della Loggia a Brescia, nel 1974, ha perso la mamma, dilaniata con altre sette persone da una bomba in una strage ancora “senza colpevoli”, Marco Alessandrini, figlio del giudice Emilio Alessandrini, ucciso a Milano nel 1979 da un commando di Prima Linea, Gianfranco Bettin, sociologo, autore di “Eredi. Da Pietro Maso a Erika e Omar” e “Gorgo. In fondo alla paura”; guida la discussione Silvia Giralucci per Ristretti Orizzonti.
L’ultima sessione sarà su “Se diciassette anni di galera vi sembran pochi” con l’intervento dello scrittore Gianni Biondillo, e di studenti, insegnanti e detenuti che hanno partecipato al progetto “Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere”.
In conclusione Giuseppe Mosconi e Francesca Vianello, docenti della facoltà di Sociologia dell’Università di Padova, porteranno le loro riflessioni sull’attività di scambio e di approfondimento tra carcere e università. Per il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria interverrà Maria Pia Giuffrida, dirigente generale dell’Amministrazione penitenziaria, responsabile dell’Osservatorio nazionale sulla giustizia riparativa e la mediazione penale. Coordinerà i lavori Adolfo Ceretti, professore ordinario di Criminologia, Università di Milano-Bicocca, e coordinatore scientifico dell’Ufficio per la mediazione penale di Milano.
Alla giornata di studi partecipano circa 500 persone dall’esterno, operatori penitenziari, magistrati, avvocati, insegnanti, studenti, e circa 150 detenuti. Sono autorizzati all’ingresso i giornalisti delle televisioni e della carta stampata (per informazioni telefonare allo 0498712059).

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