Il direttore del Washington Post, Marcus Brauchli, sull’impero di Silvio Berlusconi

Editoria: in Usa concentrazioni impossibili

Marcus Brauchli

Silvio Berlusconi

LA BAGNAIA (Siena) – “Negli Stati Uniti la tendenza è opposta rispetto all’Italia. Nuovi operatori compaiono velocemente nel mondo della comunicazione. Nessun individuo potrebbe un costruire un impero mediatico come quello che c’é in Italia, costerebbe troppo”.
Lo ha detto il direttore del Washington Post, Marcus Brauchli, rispondendo ad una domanda al Convegno di Bagnaia sulla possibilità che negli Stati Uniti possa riproporsi un impero mediatico simile a quello del premier Silvio Berlusconi. In merito alla mancata pubblicazione delle foto di Osama Bin Laden, Brauchli ha affermato: “Non so se le pubblicherei, potrebbe essere controproducente, dare fuoco alle polveri”.
“Non diffondere le foto – ha aggiunto – è nel pieno diritto del presidente. L’ammissione della morte da parte di Al Qaeda dimostra che non ci sono cospirazioni. Non può essere non vero, e allora vedere le foto a che serve?”.
Il direttore del Washington Post ha aggiunto di essere convinto che ci sarà un “punto di crisi per la carta stampata”, ma allo stesso tempo si è detto orgoglioso del fatto che l’accesso al sito del quotidiano resti gratuito a differenza di altri, pur ammettendo che “si sta pensando a nuove fonti di reddito”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *