

Walter Tobagi

Giancarlo Siani
GENOVA – L’Unci celebrerà il prossimo 28 maggio, a Genova, la quarta Giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo nel dopoguerra in Italia per ricordare loro e anche tutti gli altri colleghi che alla libertà di stampa hanno sacrificato la vita nel resto del mondo e per essere vicini a quanti ancora oggi subiscono intimidazioni e minacce per assolvere al diritto-dovere di informare.
La manifestazione, organizzata dal Gruppo Cronisti Liguri, si svolgerà sabato 28 maggio, dalle 10.30 a Palazzo Doria Spinola, nella sala del Consiglio provinciale, in largo Eros Lanfranco 2.
Il programma prevede che, oltre agli interventi programmati delle autorità e dei rappresentanti degli enti del giornalismo, via sia uno spazio per le testimonianze dei familiari dei colleghi uccisi e per quelli che sono stati feriti. Apre i lavori il presidente del Gruppo Cronisti Liguri, Edoardo Pusillo; seguiranno i saluti del presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto. Quindi gli interventi del presidente nazionale dell’Unci, Guido Columba, sul tema “Perché ricordare?” e del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Liguria, Attilio Lugli, su “L’impegno e la professione”. Concluderà i lavori il segretario dell’Associazione Ligure Giornalisti, Marcello Zinola.
La Giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo, che per la prima volta in assoluto ha ricordato in contemporanea tutte le vittime della violenza, è stata celebrata la prima volta a Roma nel 2008, l’anno successivo si è svolta a Napoli e nel 2010 a Milano. Il prossimo anno si terrà a Palermo.
La manifestazione di Genova sarà il segno tangibile che il ricordo di quanti si sono sacrificati non sbiadisce con il passare degli anni e che tutti gli organismi della categoria sono impegnati nel mantenere aperti i canali attraverso i quali la libertà di stampa fornisce ai cittadini in modo corretto, completo e tempestivo le informazioni indispensabili perché conoscano quanto avviene nel Paese e possano, quindi, assumere in modo consapevole le loro scelte.
L’appuntamento di Genova servirà, naturalmente, anche ad esprimere solidarietà e vicinanza a tutti quei giornalisti, in ogni parte d’Italia, che subiscono intimidazioni, minacce ed anche attentati per assolvere al diritto-dovere di informare.