Il segretario della Fnsi, a Bari, in merito alle indagini sulla fuga di notizie nelle inchieste giudiziarie pugliesi

Siddi: “Rispetto per l’autonomia dei giornalisti”

Franco Siddi

BARI -“Non chiediamo impuntità per i giornalisti, chiediamo che le funzioni di garanzia del nostro paese vengano rispettate nella loro autonomia”. Lo ha affermato il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi,  rispondendo ad una domanda sulle indagini sulla fuga di notizie nelle inchieste giudiziarie pugliesi.
“La legge dello Stato non ha mai risolto effettivamente il giusto bilanciamento tra il segreto delle indagini e il segreto professionale del giornalista, ciò che preoccupa allora – ha spiegato Siddi – non è che se un giornalista possa o no essere inquisito perché si ha il dubbio che possa aver commesso dei reati, inquieta che il giornalista venga ascoltato per individuare le fonti del suo lavoro; questo è il problema”.
Secondo il segretario della Fnsi “le fonti sono protette in tutto il mondo democratico, la battaglia per la tutela delle fonti è considerata sacra, dico battaglia perché – ha rimarcato Siddi  – il caso pugliese è solo la punta ma si è ripetuto più volte e le fonti sono messe sotto tiro un po’ dappertutto”. “La vicenda pugliese inquieta. Il procuratore della Repubblica ci ha mandato a dire – ha ricordato ancora  – che non ci possono essere impuniti nel Paese e che, quindi, se un giornalista delinque non può che essere indagato, ma noi non abbiamo mai messo in dubbio qualcosa di questo genere, che questo possa accadere e debba essere così: noi siamo sicuramente dalla parte della giustizia uguale per tutti”.
“Non siamo alla ricerca di uno scontro – ha aggiunto Siddi – siamo alla ricerca di un equilibrio per il lavoro, se poi altre figure in altra veste possono aver compiuto dei reati non si può dire che è una categoria che compie reati; la responsabilità penale è individuale. Mi auguro – ha concluso Siddi  – che il consulente informatico, che è anche pubblicista e non mi pare sia stato indagato come giornalista, possa dimostrare la sua estraneità ai fatti. Non abbiamo chiesto impunità per nessuno, chiediamo le garanzie per l’autonomia professionale del giornalista e per la tutela delle sue fonti”.

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