Enzo Iacopino (presidente nazionale Ordine dei giornalisti)
Fa piacere apprendere dalla relazione del presidente della Fieg, Carlo Malinconico, che emergono dati incoraggianti. Fa piacere soprattutto a chi, i giornalisti, ha fornito un contributo fondamentale, immolandosi per determinare una riduzione del costo del lavoro del 9,6%.
Certo sarebbe stato più cortese non far rientrare genericamente le centinaia di colleghi rottamati tra le “diseconomie” parzialmente riassorbite con “incisivi processi di ristrutturazione e di riorganizzazione produttiva”.
Manca nella relazione ogni altro riferimento ai giornalisti. Non una parola di speranza – a quattro giorni da una imponente manifestazione pubblica contro il precariato – per i tanti sfruttati da quei ladri di sogni e di verità che ci sono tra gli editori. Non era la sede, sarà l’obiezione. Ma questa sede non si trova mai. Il problema resta e distrugge la vita di migliaia di giovani. La verità è che sul terreno della moralità dei comportamenti di troppi editori la Fieg sceglie sempre la strada del silenzio.