
Secondo le testimonianze di alcuni colleghi, i “vigilantes” non solo hanno tenuto alla larga i cronisti con maniere brusche (a un collega è stato tirato addosso con forza un ombrello), ma hanno anche tentato di spaccare le macchine fotografiche e di strappare di mano le telecamere, intimidendoli e intralciando il loro lavoro.
Il Gruppo Cronisti Lombardi condanna l’episodio ed esprime preoccupazione per quest’ennesimo segnale di violenta insofferenza nei confronti degli operatori dell’informazione: non a caso fatti di questo tipo accadono sempre più frequentemente, dimostrando in maniera inequivocabile la volontà di addomesticare i cronisti e di tenerli alla larga quando la loro “curiosità” non viene gradita.