
Per la Bbc, scrive oggi il Guardian, è il primo accordo del genere. L’intesa – ha detto Jim Egan, responsabile delle strategie per il servizio globale della emittente – sarà annunciata ufficialmente il 3 maggio in occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa.
“Coprotagonista” assieme a Colin Firth e Geoffrey Rush del “Discorso del Re”, il World Service della Bbc è nato nel 1932, all’epoca di Re Giorgio V, come finestra sul mondo in chiave britannica: nel film il sovrano, nonno della Regina Elisabetta, spiega al figlio balbuziente che un giorno diventerà re l’importanza del mezzo radiofonico per parlare alla Nazione e ai paesi del Commonwealth.
Cambiano i tempi e le strategie, ma il ruolo fondamentale del servizio globale della Bbc resta: i nuovi fondi sono destinati a finanziare gli investimenti in tecnologia anti-jamming (l’azione di disturbo del segnale) e per educare spettatori in paesi in cui vige la censura di stato a circumnavigare il blocco di tv e web.
E’ stato il governo americano ad avvicinare la Bbc, scrive il Guardian, in un momento in cui il World Service è vittima di tagli pari al 16 per cento del suo bilancio annuale da parte del Foreign Office: una riduzione di 46 milioni di sterline in tre anni che porterà a tagliare 650 dei 2.400 posti di lavoro, a un calo di 30 milioni nell’audience, da 180 a 150 milioni di ascoltatori, alla cancellazione dei servizi in Albanese, Macedone, Portoghese per l’Africa, serbo e inglese per i Caraibi.
L’accordo – ha spiegato Egan – fa seguito a una serie di casi di interferenza con il segnale del World Service nel mondo: la Bbc in farsi ad esempio, lanciata all’inizio del 2009, ha subito da allora vari esempi di jamming e lo stesso è accaduto al notiziario in arabo in varie regioni del Nord Africa al centro delle ribellioni di queste ultime settimane: “Certi governi – ha spiegato Egan – hanno interesse a negare l’informazione alla gente in periodi di insurrezioni e tensione e per noi in questo momento è un problema particolare”.
“Coprotagonista” assieme a Colin Firth e Geoffrey Rush del “Discorso del Re”, il World Service della Bbc è nato nel 1932, all’epoca di Re Giorgio V, come finestra sul mondo in chiave britannica: nel film il sovrano, nonno della Regina Elisabetta, spiega al figlio balbuziente che un giorno diventerà re l’importanza del mezzo radiofonico per parlare alla Nazione e ai paesi del Commonwealth.
Cambiano i tempi e le strategie, ma il ruolo fondamentale del servizio globale della Bbc resta: i nuovi fondi sono destinati a finanziare gli investimenti in tecnologia anti-jamming (l’azione di disturbo del segnale) e per educare spettatori in paesi in cui vige la censura di stato a circumnavigare il blocco di tv e web.
E’ stato il governo americano ad avvicinare la Bbc, scrive il Guardian, in un momento in cui il World Service è vittima di tagli pari al 16 per cento del suo bilancio annuale da parte del Foreign Office: una riduzione di 46 milioni di sterline in tre anni che porterà a tagliare 650 dei 2.400 posti di lavoro, a un calo di 30 milioni nell’audience, da 180 a 150 milioni di ascoltatori, alla cancellazione dei servizi in Albanese, Macedone, Portoghese per l’Africa, serbo e inglese per i Caraibi.
L’accordo – ha spiegato Egan – fa seguito a una serie di casi di interferenza con il segnale del World Service nel mondo: la Bbc in farsi ad esempio, lanciata all’inizio del 2009, ha subito da allora vari esempi di jamming e lo stesso è accaduto al notiziario in arabo in varie regioni del Nord Africa al centro delle ribellioni di queste ultime settimane: “Certi governi – ha spiegato Egan – hanno interesse a negare l’informazione alla gente in periodi di insurrezioni e tensione e per noi in questo momento è un problema particolare”.