Palazzo Chigi replica ad Italo Bocchino sull’erogazione dei contributi all’editoria

Contributi al Roma: seguite le indicazioni Agcom

ROMA – Il Governo replica al parlamentare del Fli, Italo Bocchino, intervenuto ieri alla trasmissione “In Onda”, su “La7”, precisando che “l’erogazione dei contributi alle imprese editoriali, disciplinati dalla legge n. 250 del 1990, è disposta sulla base di procedure fissate dalla legge e dai regolamenti di attuazione, che stabiliscono ed indicano tassativamente sia i requisiti che le imprese devono possedere per accedere ai contributi, sia la misura degli stessi, sia le cause ostative, per cui non vi è alcuno spazio di discrezionalità per il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria”.
Per tutte le testate – spiega la nota del Governo – l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è chiamata ad esprimersi sull’assenza di circostanze ostative. In relazione all’anno 2009 l’Autorità ha inteso – per il Roma come per altre testate – effettuare ulteriori verifiche circa la sussistenza di situazioni di controllo e collegamento con altre imprese richiedenti contributi (situazioni che per legge sono ostative all’erogazione delle provvidenze) demandandole al nucleo speciale della Guardia di Finanza per la radiodiffusione e l’editoria operante presso la predetta Autorità. Pertanto, la Commissione tecnico-consultiva per l’editoria ha subordinato il parere favorevole all’erogazione dei contributi all’esito delle predette verifiche, i cui risultati, a tutt’oggi, non risultano ancora pervenuti”.
Per quanto riguarda, invece, l’erogazione dei contributi per l’anno 2008, Palazzo Chigi afferma che “l’istruttoria concernente il Roma, lunga e tecnicamente complessa, ha visto altresì la necessità di un parere, richiesto dal Dipartimento all’Avvocatura dello Stato, che ha consentito di erogare «allo stato degli atti» il contributo. Quindi – conclude il Governo – non c’è stato alcun blocco dei contributi ma la semplice e dovuta osservanza delle indicazioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e della Commissione tecnico-consultiva per l’Editoria”.

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