De Bortoli direttore fino al 2014, con Marchetti garante, ed impegno a rispettare la governance

Rcs sigla un “patto di sopravvivenza”

Ferruccio De Bortoli

Piergaetano Marchetti

MILANO – “I partecipanti alla direzione del patto di sindacato di Rcs, all’unanimità, si sono impegnati per la durata residua del patto a sostenere, con la piena fiducia più volte ribadita, l’attuale direttore del Corriere della Sera e la sua indipendenza, anche attraverso la figura di garanzia del presidente della società, tramite istituzionale dei rapporti con la direzione”.
Traducendo la nota ufficiale: Ferruccio De Bortoli direttore fino al 2014, con il presidente Piergaetano Marchetti garante, ed impegno unanime dei componenti del patto a rispettare la governance.
In Rcs è stato siglato il patto di sopravvivenza che può permettere un po’ a tutti di uscire, almeno al momento, vincitori. La riunione del patto di sindacato di Rcs MediaGroup, che si è tenuta ieri, è stata circondata da una qualche attesa perché è stato il momento in cui si sono ritrovati faccia a faccia, con gli altri membri del sindacato di controllo, Diego Della Valle e Cesare Geronzi, dopo che il patron della Tod’s, nelle scorse settimane, ha alzato pubblicamente la temperatura chiedendo l’uscita di Generali, e quindi sostanzialmente del suo presidente, dalla holding editoriale che controlla il “Corriere della Sera”, di cui si è poi detto disponibile a rilevare altre quote.
“Non accetto richieste «out of the blue»”, improvvise, piovute dal cielo, ha risposto sempre ieri in un’intervista al “Financial Times”, Cesare Geronzi. Che ha lasciato la sede della Rizzoli semplicemente accennando con la mano ad un “ok” mentre Diego Della Valle, uscito fra gli ultimi, conversando con il presidente della Fiat , John Elkann (primissimo ad arrivare, in grande anticipo rispetto all’inizio della riunione, e penultimo ad uscire), è partito, senza troppa voglia di fermarsi con i cronisti, a gran velocità, tanto da attraversare con l’auto un semaforo non propriamente verde. Forse un segnale della tensione che non ha mancato di attraversare l’appuntamento, durante il quale non sono mancati quelli che vengono definiti momenti di “confronto franco”.
E’ stato Diego Della Valle, socio di Rcs con il 5,4%, membro del patto di sindacato, del consiglio di amministrazione del gruppo editoriale e del board di Rcs Quotidiani (“Corriere della Sera” e “Gazzetta dello Sport”) a porre più che esplicitamente la questione dell’effettiva sede in cui maturano le decisioni della holding editoriale. “E’ importante, secondo me, che si rendano conto – aveva affermato in un’intervista a «Repubblica», riferendosi al presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, ed al presidente di Generali, Cesare Geronzi, prima di chiarire che il suo obiettivo polemico è solo il secondo – che si rendano conto che gli attuali proprietari della Rizzoli sono persone che pensano con la loro testa, che spesso non sono legati ad alcun tipo di schema e che vogliono solo che l’azienda funzioni bene e, quindi, che prendano atto che per il futuro le decisioni saranno prese nel consiglio di amministrazione, con chiarezza e con un dibattito franco fra soci”.
L’impegno unanime assunto, ieri mattina, dal patto di sindacato di Rcs MediaGroup a “concentrare esclusivamente negli organi sociali”, quindi proprio nel consiglio di amministrazione, “tutte le decisioni, valutazioni, discussioni attorno a Rcs” ed “occorrendo, per quanto di competenza, nella direzione del patto” va, quindi, incontro alle istanze poste dal patron della Tod’s, molto polemico verso chi “attraverso la gestione di rapporti, dei «si dice» e dalla formazione degli schieramenti”, ha “una logica che ritengo appartenga al passato”.

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