Il direttore Sallusti: “Il Paese è pieno di mitomani, ma in questa lettera il messaggio mi sembra più serio”

Proiettile e stella a 5 punte Br per Il Giornale

Il volantino e un modello del proiettile

Alessandro Sallusti

MILANO – “Pesante gesto di intimidazione nei confronti del Giornale”. Lo riferisce lo stesso quotidiano, diretto da Alessandro Sallusti, spiegando che, ieri mattina, è arrivata alla redazione, in via Negri a Milano, una lettera che conteneva un proiettile da revolver calibro 40 Smith & Wesson e un volantino di minacce con la stella a cinque punte delle Brigate Rosse, tracciata con un pennarello su un testo scritto al computer”.
“Nell’attesa… dato che si parla per slogan… Berlusconi è un perdente” – si legge nel testo, che così continua – “Il più grande Bunga Bunga era stato quello di Dalema a classe operaia e proletariato!”. Il cognome dell’esponente Pd è scritto senza apostrofo.
Il messaggio si conclude con questa frase: “Rinnovando tutti i nostri obiettivi e le nostre operatività viva la lotta armata per la libertà!”. Alla fine si inneggia a Mario Galesi, ai compagni combattenti di tutto il mondo. La firma: “Br-Nucleo Galesi per la costruzione del fronte antimperialista combattente”.
La segreteria del Giornale che ha ricevuto la lettera, avendo avvertito la presenza di un proiettile all’interno della busta, ha allertato immediatamente la Digos senza aprire il plico. E’ stata la Questura di Milano a comunicare alla redazione il contenuto della missiva. Il proiettile era integro. La Digos sta facendo gli accertamenti “in modo molto attento”, ha detto il capo di Gabinetto, Pietro Ostuni.
Commentando l’episodio, il direttore Alessandro Sallusti ha detto che la lettera è “coerente con il clima che si sta creando”. Dicendosi “non particolarmente stupito”, il direttore del Giornale spiega che “ogni giorno, anche se non a questi livelli, riceviamo lettere di minacce e di insulti. Un segno – sottolinea – di un clima che si sta deteriorando. Il Paese – afferma Sallusti – è pieno di mitomani, ma in questa lettera il messaggio mi sembra più serio. Ci sono gli indizi di un salto di qualità nella minaccia. Ma se è vero che in Italia non mancano mitomani, non tutti – conclude Sallusti- hanno proiettili in casa e nei messaggi firmano Brigate Rosse”.
“E’ inquietante e da valutare in ogni sede la minaccia arrivata oggi a Il Giornale”, ha commentato il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, sottolineando che “nessuna diversità di opinione o di collocazione politica può giustificare minacce tanto inquietanti e gravi fino all’ipotesi della lotta armata. La libertà – ricorda Siddi – si afferma non con le armi, né con le azioni oscure contro gli avversari ma dando un senso al confronto delle idee e rispettando le opinioni di tutti. Questo è un momento delicato. Non servono avvelenatori di pozzi. E’ necessario, a tutti i livelli, alzare l’asticella della responsabilità. I giornalisti devono sempre più essere testimoni e garanti della circolazione plurale delle idee. In questo senso ai colleghi del Giornale una solidarietà sostanziale, nell’auspicio che si possa presto accertare e spegnere le origini delle minacce con tanto di proiettile e simbolo della lotta armata”.

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