La corrispondente della Cbs aggredita e picchiata nel giorno delle dimissioni di Mubarak

La giornalista Lara Logan violentata al Cairo

Lara Logan

IL CAIRO (Egitto) – L’11 febbraio, il giorno delle dimissioni di Hosni Mubarak, la corrispondente della Cbs, Lara Logan, 39 anni, è stata violentata mentre stava seguendo i festeggiamenti della folla in piazza Tahrir, al Cairo. Lo riferisce il sito web della stessa rete televisiva, precisando che la cronista stava seguendo i fatti per la trasmissione “60 Minutes”, quando una folla di circa 200 persone ha circondato lei, il suo staff e la scorta. Nella calca, la Logan è stata circondata e separata dagli altri colleghi, quindi brutalmente aggredita, picchiata e fatta oggetto di ripetute molestie sessuali da una ventina di persone. A salvarla sono stati un gruppo di donne egiziane e una ventina di soldati egiziani. Ricongiunta al gruppo della Cbs, è stata ricondotta in albergo ed il giorno dopo è ripartita con il primo volo per gli Stati Uniti, dove si trova ancora ricoverata in ospedale.
Nata a Durban, in Sudafrica, il 29 marzo 1971, dal 2000 è capo corrispondente per gli Affari Esteri delle News Cbs. Il 3 febbraio scorso era stata arrestata, assieme alla sua troupe, dalla polizia egiziana davanti all’Ambasciata israeliana del Cairo. Rinchiusa in carcere, è stata rilasciata il giorno successivo. Il Comitato per la protezione dei giornalisti ricorda che, con Lara Logan, sale ad almeno 140 il numero di giornalisti feriti o uccisi dal 30 gennaio scorso, mentre  erano impegnati a coprire i servizi sui disordini in Egitto. (con fonte Agi)

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