
“Sul nuovo giornale – sottolineano i promotori – troveranno spazio i misteri giudiziari irrisolti, gli scandali del rapporto mafia-politica, lo sperpero del denaro pubblico nei grandi affari, i modelli vincenti di una sub-cultura del parassitismo, i trasformismi e gli opportunismi di partiti senza più idee, e la solitudine degli artisti e degli operatori culturali”.
‘I Quaderni de L’Ora” si autofinanzia “per avere come unico punto di riferimento il lettore e la sua sete di informazione”. “Nel paese in cui il giornalismo investigativo si è trasformato in squallido dossieraggio – sostengono i redattori – é una rivista che si richiama alle radici di un giornalismo ‘tradizionale’, quasi ‘artigianale’, che ha un unico punto di riferimento: l’articolo 21 della Costituzione; e che insegue un unico obiettivo: informare il lettore per costruire una sempre più difficile consapevolezza civica”.
Del comitato di direzione fanno parte tre ex redattori del quotidiano – Vittorio Corradino, Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza – che hanno riunito gran parte del nucleo storico della redazione del giornale che ha cessato le pubblicazioni nel 1992. E’ stato costituito anche un comitato di garanti: Antonio Ingroia (procuratore aggiunto di Palermo), Emma Dante (autrice e regista teatrale), Vincenzo Provenzano (docente di economia), Antonella Monastra (ginecologa, operatrice culturale e consigliere comunale di “Un’altra storia” a Palermo).