Davanti alla Corte di Assise di Trapani i presunti autori dell’omicidio del giornalista

Mauro Rostagno, il processo dopo 23 anni

Mauro Rostagno

TRAPANI – Si apre domani, davanti alla Corte di Assise di Trapani, il processo contro i presunti autori dell’omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno, ucciso, all’età di 46 anni, a Lenzi di Valderice il 26 settembre 1988. Nato a Torino il 6 marzo 1942, Mauro Rostagno, è stato tra i fondatori di Lotta Continua.
Alla sbarra il boss Vincenzo Virga e Vito Mazzara, ritenuti il mandante ed uno dei tre esecutori del delitto avvenuto, secondo l’accusa, perché gli attacchi giornalistici di Mauro Rostagno, dall’emittente televisiva Rtc, davano fastidio alla mafia.
“L’apertura del processo per il delitto di Mauro Rostagno – ha scritto il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, ai dirigenti scolastici invitandoli a far seguire il processo agli studenti – deve essere secondo me vissuta dalla popolazione studentesca del mio Comune come una lezione di educazione civica, di impegno civile”.
Si costituiranno parte civile nel processo il Sindacato e l’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, la Provincia di Trapani, i Comuni di Trapani, Erice, Valderice e Marsala, la Cgil di Trapani, l’associazione antiracket, l’associazione Un’altra storia, Rita Borsellino, l’associazione Libera e don Luigi Ciotti. L’associazione “Ciao Mauro” ha organizzato, per domani, alle ore 9, una marcia silenziosa che dalla Prefettura raggiungerà l’aula bunker “Giovanni Falcone” del Palazzo di Giustizia per consegnare le 10mila firme raccolte nella petizione popolare a sostegno della riapertura del processo.

Commentando la sorpresa dell’associazione “Ciao Mauro”, che aveva denunciato la mancata costituzione della Regione Siciliana, il presidente Raffaele Lombardo, ha detto: “La costituzione della Regione Siciliana quale parte civile è un fatto automatico in processi come quello per l’omicidio del giornalista Mauro Rostagno. Lo stabilisce una legge regionale, ed esattamente l’articolo 4 della legge 15 del 20 novembre 2008, più nota come legge regionale per il contrasto alla criminalità organizzata. Nonostante l’automatismo previsto dalla legge – ha detto Lombardo – verificheremo dove la macchina amministrativa si sia inceppata ed interverremo per garantire la formalizzazione di questa costituzione di parte civile nel processo Rostagno”.

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